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Lupi, scatta il monitoraggio su larga scala

Dalla Valmusone fino alla Riviera del Conero per verificare il numero degli esemplari presenti: ecco le regole di comportamento

Lupi, scatta il monitoraggio su larga scala

Lupi, scatta il monitoraggio su larga scala

Il lupo è presente sul territorio della Valmusone e del Conero. Gli avvistamenti sono quasi giornalieri e a ridosso delle case, anche nelle zone centrali. Per questo è importante conoscere come comportarsi. Se ne è parlato a lungo durante due incontri organizzati da Popoli e lupi al teatro Cortesi di Sirolo lo scorso fine settimana e nella sala consiliare di Castelfidardo l’altra sera. Il sindaco fidardense Roberto Ascani ha detto: "Dopo la mattinata dedicata alle scuole, c’è stata grande partecipazione per l’evento dedicato al mondo dei lupi e del fenomeno sul nostro territorio. È già iniziata un’attività di monitoraggio che consentirà di conoscere al meglio gli spostamenti del branco presente e ci auguriamo entro pochi mesi possa dare i primi risultati. Grazie al Parco del Conero per aver organizzato l’incontro e al comandante dei Carabinieri forestali Andrea Visconti per la sua preziosa testimonianza concreta sul nostro territorio".

I lupi non si possono abbattere né catturare. Un nucleo familiare di lupi allontana il piccolo maschio dopo circa due anni ed è proprio l’esemplare che è stato fotografato più volte a Sirolo. La famiglia è rimasta sul monte Conero dove è stanziale, non si muove se non di poco, appagata dal cibo e dall’ambiente in cui si trova e dove spesso sono presenti cinghiali.

Il "cucciolo" vaga per trovare un posto non frequentato da altri lupi. Il monitoraggio in corso in questo caso specifico, che probabilmente è il più eclatante, nonostante nella vicina Osimo siano state segnalate diverse incursioni alla fattoria Santa Paolina farm, serve per capire se si tratta di un lupo in transito o confidente. Nel primo caso cercherà l’accoppiamento con una femmina che potrebbe avvicinarsi al territorio se richiamata dall’odore rilasciato.

Il secondo è sicuro del fatto di ricevere cibo e resta per quel motivo tanto che potrebbe abituarsi al contatto con l’uomo. In tal caso è in corso di valutazione se munirlo di radiocollare. "E’ buona pratica in tal caso non lasciare cibo per cani e gatti in strada – ribadisce il sindaco sirolese Filippo Moschella -. Il conferimento della spazzatura per la raccolta deve essere effettuato utilizzando gli appositi secchi, da esporre in strada preferibilmente la mattina stessa del ritiro e non di sera".

Silvia Santini