PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Mancano dosi, rinviati in cinquecento Ma è "guerra dei numeri" sui vaccini

L’opposizione contesta i dati dell’assessore Saltamartini, poi arriva la replica: "E’ soltanto un equivoco"

di Pierfrancesco Curzi

Vaccinazioni rimandate: cambiano le date di almeno 500 appuntamenti in provincia di Ancona. A confermarlo è il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, secondo cui la motivazione di questa riorganizzazione ha un senso ben preciso: "Regolandoci in base alle dosi di vaccino Pfizer Biontech in nostro possesso e a quelle previste da qui ad alcune settimane – spiega Guidi – abbiamo dovuto rivedere le date e la lista dei vaccinati. Non abbiamo una dotazione sicura per le settimane a venire, per questo dobbiamo modificare il piano. Sì, le prenotazioni già pianificate e che invece abbiamo dovuto modificare nel nostro territorio di competenza sono circa 500, ma attraverso il lavoro della dottoressa Daniela Cimini (direttore del dipartimento di prevenzione dell’AV2 che si sta occupando delle somministrazioni al centro sportivo ‘Paolinelli’ alla Baraccola, ndr), riordineremo il calendario. Le prenotazioni slitteranno di pochi giorni e comunque sono già state ripianificate senza alcun problema". I rinvii delle date stabilite non riguarda i prenotati della prima ora. Massimo Gambini, primo vaccinato della struttura di Ancona per il VII distretto dell’Asur, conferma il suo appuntamento con la seconda dose: "A me non hanno modificato la data, in assenza di un loro segnale io sabato mattina (domani, ndr) di buon’ora sarò al centro vaccinale".

In tema di vaccini scoppia la polemica tra la giunta regionale e i consiglieri di opposizione del Pd sui dati delle forniture e sulle reali somministrazioni dei prodotti. La Regione, su richiesta di accesso agli atti presentata da Antonio Mastrovincenzo e Anna Casini, ha prima presentato un documento in cui apparivano numeri diversi rispetto a quelli ritenuti ufficiali per poi tornare sui propri passi con un’errata corrige: "La toppa è anche peggio del buco – attacca Mastrovincenzo – prima fanno dei conti poi li cambiano e fanno firmare il documento ad un collaboratore della dirigente. Le dosi consegnate alle Marche sono 211.740 e non 176.810 come riportato pubblicamente dalla giunta. Al tempo stesso le dosi somministrate al 9 marzo erano 146.317 contro le 155.014 dichiarate. Ne mancano all’appello 35mila con cui potevano essere vaccinate persone anziane e fragili. In base ai numeri dal Servizio sanitario regionale il rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate scenderebbe vertiginosamente dall’87,7% dichiarato dall’assessore Saltamartini al 69,1%. Si deve dimettere". In serata la replica della giunta regionale: "Si conferma che le dosi totali a disposizione della Regione sono 176.810 come correttamente riportato nella tabella nazionale del Governo. L’equivoco è frutto di un conteggio interno delle dosi per flacone effettuato sulla base dell’utilizzo e non sulla base di quanto espresso nel foglietto illustrativo di ogni tipologia di vaccino".