REDAZIONE ANCONA

Mazzette per far passare merce: 12 a processo

Sono transitate anche automobili dirette in Georgia nell’inchiesta che vede tra gli imputati doganieri e operatori dello scalo dorico

La merce sarebbe passata per il porto dorico senza i dovuti controlli doganali. Pacchi con all’interno varia tipologia di merce ma anche automobili caricati in tir e bisarche diretti in Georgia che apparivano come prodotti circolanti in territorio italiano e quindi esenti da dazi che invece avrebbero dovuto pagare. Un giochetto che sarebbe stato possibile grazie a funzionari compiacenti che per chiudere un occhio sui controlli avrebbero ricevuto in cambio mazzette di poche centinaia di euro, pieni di carburante per uso personale e regali vari.

Per 12 persone, tra operatori portuali dorici, e funzionari della locale Agenzia delle Dogane, ieri è arrivato il rinvio a giudizio a eccezione di un imputato che ha patteggiato a 8 mesi con la pena poi sospesa. Andranno a processo Roberto Luigi Giuliani, 63 anni, caposervizio dell’area verifiche e controlli dell’ufficio dogane di Ancona, Giovanni Rocco De Leo, 70 anni, funzionario Area verifiche e controlli, Francesco Mastromatteo, 59 anni, funzionario Area verifiche, Maria Cristina Ragni, 67 anni, di Ancona, funzionario doganale, Marco Catalani, 36 anni di Ancona, ausiliario. E ancora Luigi Catalani, 69 anni, anconetano, collaboratore C&L Service, Giancarlo Bolli, anconetano 61 anni, spedizioniere, Rombini Giuseppe, di Porto Recanati, 74 anni, legale rappresentante della società Maritransport Srl, Alexander Vasilidias, russo, 52 anni, legale rappresentante Georgia Express, Oleksandr Prepodobnyy, ucraino, 38 anni, legale rappresentante Cargo-Posta-Express srl e Marco Squartini, di Camerano, 78 anni, legale rappresentante Marsped srl.

La prima udienza è stata fissata per il 14 dicembre prossimo. A patteggiare è stato Kastriot Dervishllari, albanese, 55 anni. Nell’udienza preliminare di ieri, davanti alla gup Francesca De Palma, si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Riccardo Leonardi, Valeria Maistro, 48 anni, legale rappresentante C&L Service. Maistro inizialmente era stata indagata per corruzione ma nel corso della indagine aveva dimostrato la sua estraneità ai fatti e la sua posizione era stata archiviata. Adesso chiede un risarcimento danni di 500mila euro "per la perdita di clienti e danno di immagine" dice l’avvocato Leonardi. Citata come responsabilità civile l’agenzia delle Dogane.

L’indagine, denominata operazione "Porto pulito", era partita da Prato arrivando fino al capoluogo dorico e coordinata dal pm Daniele Paci. I reati contestati vanno dalla corruzione alla concussione, dal falso ideologico, all’abuso d’ufficio e rivelazione di atti d’ufficio. Un gruppo di georgiani avrebbero fatto passare merce di dubbia provenienza al porto dorico, tra il 2016 e il 2017. Attraverso la società Georgian Express i pacchi venivano inviati in patria. A fare da unione al tutto sarebbe stato Luigi Catalani, il cui figlio Marco lavorava alla dogana di Ancona come ausiliario.

Per l’accusa sarebbe stato lui a mettere i sigilli per agevolare l’uscita dal territorio dei mezzi a rischio.

Marina Verdenelli