
Il derby giocato a dicembre
Dalle minacce di morte sui social ("Se ti vedo ti ammazzo di botte a te e tutti i tuoi tifosi") fino all’invio di messaggi vocali offensivi e intimidatori.
Il motivo? Non tanto il campanilismo. Piuttosto ruggini e attriti dopo un "derby" di pallacanestro che, almeno in campo, si è svolto nella totale correttezza. Salvo però portarsi dietro, fuori dal parquet, tensioni e ripercussioni.
E dopo quelle parole spinte, in seguito all’attività investigativa della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi, è stato denunciato un 53enne dirigente dell’Academy Basket.
Academy che, nella serata del 20 dicembre, aveva disputato l’attesa sfida di serie D regionale contro la Pallacanestro Jesi. Una società, quest’ultima, che fa capo a Massimo Stronati (presidente dell’Interporto) e Alberto ‘Lupo’ Rossini (gloria della palla a spicchi jesina), e quando chiamata in causa aveva escluso episodi violenti e segnalato, pubblicamente, i "pesanti avvertimenti" ricevuti dai due dal dirigente dell’altro club. I fatti sono stati ricostruiti con dovizia dalle forze dell’ordine. Era notte fonda quando vicepresidente e collaboratore della Pallacanestro Jesi hanno subito minacce telefoniche.
L’autore, un dirigente della squadra avversaria. Sarebbe nato tutto qualche ora prima, all’interno di una palestra di Jesi, dove la stracittadina – anche secondo l’istruttoria della Polizia – si è svolta "regolarmente, in un clima di leale competizione sportiva davanti ad una festosa e tranquilla platea di tifosi".
A fine partita, dopo le 23, fuori dalla struttura, un gruppetto di tifosi della squadra perdente (Pallacanestro Jesi) avrebbe aggredito verbalmente un tesserato 16enne, figlio di un dirigente della squadra avversaria (Academy Basket). Ma non si avrebbero riscontri.
Tuttavia, il dirigente ha additato come diretti responsabili dell’accaduto vicepresidente e collaboratore della squadra perdente, offendendoli, denigrandoli e diffamandoli tramite social.
Non pago ha inviato su WhatsApp delle note vocali, manifestando l’intenzione di investirli con l’auto.
Così anche su Facebook: "Ti acchiappo sotto con la macchina", o ancora "Non farti vedere in giro, ti butto giù tutti i denti". E via dicendo. Poi è stato filmato, a poca distanza da un circolo e, quindi, dalla stessa palestra, sbraitando in strada con una spranga di ferro in mano. Circostanza, questa, segnalata da alcuni cittadini. Raccolti gli elementi, i poliziotti hanno denunciato in stato di libertà il dirigente 53enne per il reato di minacce gravi.