
Montemarciano, Comune in bilico Hojat lascia, Seta resta: nervi tesi
Il rimpasto di giunta, preannunciato dal Carlino lo scorso mese, si rivela per ora un ‘rimpastino’. "Ieri sera – spiegava ieri il sindaco Damiano Bartozzi - mi sono state comunicate le dimissioni dell’assessore Leila Hojat con delega alla tutela della salute, scuola, fondi europei, diritti umani, pari opportunità, pace ed integrazione" . "Tali dimissioni sono da intendere irrevocabili e per motivi esclusivamente personali" scrive l’assessore nella sua lettera rivolta a sindaco, Giunta, presidente del consiglio comunale e segretario. "Al suo posto – spiega il sindaco - entra in Giunta il consigliere Ilaria Stefanelli e per il momento il rimpasto è concluso". Resta al suo posto, almeno per ora, l’assessore Lorenzo Seta (cultura, ambiente, associazionismo, turismo e politiche giovanili) di cui si vociferavano invece le dimissioni come per l’assessore Leila Hojat Gholamhazrat. "Motivi strettamente personali" dunque, ma i beninformati parlano di malumori che serpeggiavano in giunta, specie all’indomani della vicenda relativa alla scuola Marotti, chiusa per inagibilità dopo le proteste delle famiglie degli studenti e dell’opposizione. Giovedì l’assessora Leila Hojat non era in Consiglio, ma non si è parlato di dimissioni. Una seduta piuttosto tesa con l’opposizione di Progetto Montemarciano che ha lasciato l’aula in segno di protesta e che chiede le dimissioni di Bartozzi: "Abbiamo abbandonato l’aula – spiegano - perché la Giunta Bartozzi continua a dimostrare di non essere in grado di portare a termine in maniera dignitosa questo mandato. Non stanno mantenendo fede alle promesse elettorali, non spiegano alla cittadinanza quali sono le loro difficoltà, inanellano brutte figure ai vari livelli istituzionali, l’ultima con il mancato voto all’assemblea di VivaServizi sulla gestione unica rifiuti. Stanno rendendo irrilevante il ruolo del nostro Comune nello scenario provinciale. Non abbiamo intenzione di fare da stampella alla maggioranza. Lo scioglimento anticipato del Consiglio è l’unica soluzione possibile".
Sara Ferreri