Ancona, morto Nicholas Candi, campione di ginnastica 19enne

Nonostante il male, aveva sudato per il diploma. Sognava di salire sul podio

Nicholas Candi

Nicholas Candi

Ancona, 5 dicembre 2017 - Era un ‘guerriero’, come amava definirsi lui stesso perché così lo definivano gli amici e la sua fidanzata. Un ‘guerriero’ di quelli veri. Nicholas Candi, 19 anni, anconetano, promessa della ‘Giovane Ancona’ di ginnastica artistica, ha combattuto fino all’ultimo la sua più grande battaglia. E’ stata però una battaglia più grande di lui. E lo sarebbe stata per chiunque altro. Nicholas non ce l’ha fatta e dopo un anno di lotte continue contro un male vigliacco, è venuto a mancare tra sabato e domenica scorsi. Se ne è andato a testa alta anzi, altissima, perché dopo un’operazione alla quale si era sottoposto, anziché adagiarsi e arrendersi aveva avuto la forza di prendere subito i libri in mano e studiare per diplomarsi all’artistico ‘Mannucci’ lo scorso settembre.

Non si fermava Nicholas; andava avanti come un treno carico di una forza di volontà unica pur sapendo cosa gli stava accadendo. Proprio i suoi professori, durante la maturità, vennero tranquillizzati dallo stesso ragazzo che, esausto ma sorridente, si presentò all’esame. Un sorriso in grado di togliere quelle preoccupazioni e angosce ai suoi stessi docenti che, una volta concluso brillantemente l’esame, non lo videro andare in vacanza come avrebbero invece fatto i suoi compagni, ma rientrare in ospedale. La ginnastica artistica era la sua vita, insieme alla fidanzata Veronica con la quale condivideva la sua stessa passione e che li fece incontrare anni fa. Un ragazzo semplice, pieno di quei valori che non tutti oggi sanno custodire e mantenere quando si hanno solo 19 anni. Nicholas viveva insieme al fratello Mattia e ai genitori Sabrina e Franco.

I funerali si sono svolti nel primo pomeriggio di ieri, alle 14, nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Una chiesa che a stento è riuscita a contenere le centinaia di persone giunte per dargli l’ultimo saluto: amici di sport e amici di scuola. Il corteo funebre era partito dall’ospedale regionale di Torrette dove il ragazzo aveva chiuso gli occhi nella serata di sabato «Dopo aver combattuto con estremo coraggio una grave malattia. Crederci sempre, mollare mai...» è stato riportato nel manifesto che ne annuncia la morte. E Nicholas infatti non ha mollato se si pensa a come ha continuato a lottare, ottenendo risultati fino alla fine nonostante fosse spossato per quel male che non lo lasciava e che voleva infierire sempre di più. Un lutto per la città e per lo sport anconetano, ma la morte di Nicholas non sarà in grado di portare via il suo ricordo che anzi, rimarrà indelebile nella mente di tutti coloro che lo conoscevano e, certamente, anche in quella di chi lo ha conosciuto solo leggendo la sua storia.