Nicolò Daversa morto dopo l'assunzione di un farmaco, medico indagato

Riesumata la salma, un atto dovuto per la Procura dopo l’esposto dei famigliari

Nicolò Daversa è morto dopo l'assunzione di un farmaco (Antic)

Nicolò Daversa è morto dopo l'assunzione di un farmaco (Antic)

Ancona, 27 marzo 2019 - Morto dopo l’assunzione di un farmaco, riesumata per l’autopsia la salma di Nicolò Daversa. La Procura ha disposto l’accertamento che è stato eseguito ieri mattina al cimitero di Falconara, dove il corpo del 27enne falconarese morto il 9 marzo all’ospedale di Jesi era stato tumulato a funerale avvenuto. Il fascicolo aperto per omicidio colposo ha un indagato, è un medico con studio a Falconara che ha prescritto il farmaco al giovane per guarire da una influenza. Un atto dovuto per la Procura dopo l’esposto dei familiari del giovane presentato mercoledì della scorsa settimana per chiarire le cause del decesso che sarebbe avvenuto per uno choc anafilattico.

L’autopsia, eseguita dal medico legale Loredana Buscemi, dovrà accertare se la morte di Daversa è correlata all’assunzione del farmaco prescritto, un antibiotico molto diffuso in commercio, utilizzato dalla maggior parte della popolazione e acquistabile solo dietro ricetta medica. Il giovane lo ha assunto mentre si trovava in casa ad Ancona, il 7 marzo, con una iniezione che non si è fatto da solo. Il malore sopraggiunto era stato istantaneo e aveva richiesto l’intervento del 118, del rianimatore e di una ambulanza. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco il cuore aveva ripreso a battere e Daversa era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette dove, per mancanza di posti in Rianimazione, era stato trasferito all’ospedale di Jesi dove è morto dopo due giorni. Stando alle prime informazioni non era la prima volta che assumeva antibiotici.

Durante l’autopsia sono stati eseguiti tutti i prelievi necessari agli esami che saranno utili al medico legale per stabilire se la causa della morte sia stata il farmaco assunto e se questo poteva contenere principi ai quali era allergico. Acquisita tutta la documentazione clinica del paziente relativa alla prescrizione del medicinale fino a quella del trasporto nei due ospedali. Il medico legale potrebbe avvalersi anche di un perito, un esperto in farmacologia clinica per l’analisi dell’antibiotico assunto dal 27enne e degli effetti collaterali. All’autopsia, oltre alla polizia giudiziaria, era presente anche un medico legale di parte. Durante la prima fase dell’esumazione sono stati presenti anche i familiari del giovane deceduto. La salma è stata poi ricomposta e tumulata di nuovo in giornata. Per gli esiti dell’autopsia il medico legale della Procura si è preso 90 giorni di tempo.

Sono stati i familiari a chiedere di indagare sulla morte di Nicolò che non aveva problemi di salute da far ipotizzare una fine così precoce. Dopo il decesso la salma era stata restituita subito ai genitori tanto che l’11 marzo è stato celebrato il funerale nella chiesa di Sant’Antonio a Falconara. A portare i familiari a presentare un esposto è stata la segnalazione di un’altra morte sospetta avvenuta fuori regione e sempre per lo stesso farmaco iniettato al 27enne. I parenti della vittima si sono messi in contatto con i genitori di Nicolò.