"Noi giovani esclusi dalla politica Un nuovo movimento per ripartire"

Metterà insieme giovani dai 18 ai 30 anni, il fondatore Marco Battino: "Vogliamo fare proposte non proteste. Questa città ha bisogno di idee nuove e il nostro progetto è pronto a dare un contributo per cambiare la rotta"

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di Nicolò Moricci

Si chiamerà "Ripartiamo dai giovani" il nuovo soggetto civico che sta nascendo ad Ancona. Il fondatore del movimento è Marco Battino, un giovane del capoluogo, impegnato da anni nel mondo dello sport, del volontariato e dell’associazionismo. "Abbiamo deciso di far nascere questo progetto mentre aiutavamo le popolazioni colpite dall’alluvione, a Senigallia" dicono dal gruppo. ‘Ripartiamo dai giovani’ radunerà ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni "con una visione per il futuro di Ancona chiara e decisa" spiegano dal coordinamento, formato da Francesco Itto (responsabile area cultura, eventi e attività ricreative), Marco Nesi (responsabile area sport), Jacky Lee Paul Lontoc (responsabile area digitalizzazione e nuove tecnologie) e Andrea Bartolotta (responsabile area attività commerciali e imprenditorialità giovanile). "Ancona ha bisogno dell’energia dei giovani, di ripartire da visioni concrete: dallo sport, dal lavoro e dalla cultura" chiarisce Battino, con un passato da sciatore, cestista e arbitro di basket. Battino, classe 2000, laureando in Economia e commercio (otterrà il diploma domani), ha conseguito la maturità scientifica al Savoia Benincasa. "Da troppi anni la politica cittadina esclude i giovani dal dibattito, ma adesso è necessario invertire la rotta facendo sentire la voce dei giovani che credono in questa città. Finalmente ci siamo: ora ascoltateci, perché qui mancano attività ed eventi dedicati a noi universitari, manca l’energia caratteristica dei giovani".

All’interno del gruppo, già molto numeroso – dicono – ci sono laureati in diversi settori, studenti, lavoratori e professionisti. Già una sessantina gli aderenti: "La nostra casa è aperta a chiunque abbia tra i 18 e i 30 anni. E noi siamo pronti a confrontarci con i gruppi politici locali, a collaborare con le associazioni del territorio, a fare proposte, non proteste. Siamo un gruppo con molti progetti e riusciremo a realizzarli. Siamo apartitici – precisa il fondatore – ma con la politica dovremo interloquire per tentare di cambiare la città, perché poi sono le Amministrazioni a decidere. Ad Ancona – sottolinea Battino – ci sono circa 15mila universitari, ma c’è poca vita per loro".

In questi giorni, è stato divulgato (e depositato) il logo del movimento: "È un cerchio con il nome del soggetto civico al centro. Ci sono diversi colori: il verde, il blu e il rosso. A predominare, è il verde, che richiama la speranza in qualcosa di nuovo che sta sbocciando e che sia compatibile con le attenzioni all’ambiente che richiede il pianeta". Nel mese di settembre, come prima iniziativa – lo dicevamo – il gruppo ha prestato aiuto nelle aree colpite dall’alluvione. "Molto presto – assicurano – arriveranno le altre iniziative in città, ad Ancona". Sulla natura degli eventi è ancora top secret, ma siamo riusciti ad avere qualche anticipazione: "Eventi culturali per gli universitari, ma anche scambi intergenerazionali sulle nuove tecnologie. Non mancheranno iniziative di sensibilizzazione ambientale e momenti di sport collettivo".