GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Numero legale in aula, scontro a oltranza

Bagarre in Consiglio, il Pd chiama in causa la presidente De Luca: "Studi il regolamento". La replica: non hanno altro da dire

Numero legale in aula, scontro a oltranza

Numero legale in aula, scontro a oltranza

Numero legale in Consiglio, nello scontro tra Baldassini e le liste di governo c’è di mezzo il Pd, che a sua volta chiama in causa la presidente De Luca: "Studi meglio il regolamento". La diretta interessata replica per le rime. "Non hanno proposte concrete di cui discutere. Se mai siederanno al mio posto – la sintesi del messaggio –, ora che siedono all’altra parte come deciso dai cittadini, potranno studiare bene e sfoderare il loro illustre sapere". Non si placa la bagarre politica all’esito dell’ultima seduta del 30 aprile, quella legata al bilancio. Dopo quanto successo in aula, tra soliti richiami, interventi fuori microfono e polemiche a non finire, e soprattutto dopo lo scambio di accuse a distanza tra il capogruppo di Vola, Ancona e Riformisti per Falconara Marco Baldassini e le quattro civiche a sostegno del sindaco Stefania Signorini, di cui si è scritto sul Carlino nei giorni scorsi, la storia si arricchisce di altri protagonisti: il Pd e la presidente dell’assise, Vincenza De Luca. Per i dem, nel caso in cui la minoranza fosse uscita, non ci sarebbe stato il numero legale. Motivo per il quale, per Baldassini, la seduta andava rinviata, con probabili ripercussioni economico-finanziarie. La maggioranza si è presentata risicata quel giorno, viste le assenze (giustificate) delle consigliere Giorgia Fiorentini e Ondina Ghergut, oltre all’arrivo in ritardo del consigliere (e assessore regionale) Goffredo Brandoni. Poi, però, ha difeso a spada tratta De Luca, dopo l’autorizzazione a procedere del segretario generale Carla Frulla. "Non è la prima volta che il Consiglio raggiunge il numero legale proprio grazie alla presenza dei consiglieri di minoranza – l’intervento del Pd –. Sin dalla precedente legislatura Signorini si sono verificate assenze importanti tra i banchi della maggioranza, e solo grazie alla nostra presenza si è raggiunto il numero legale. Grave è l’affermazione della presidente del Consiglio in merito alla conta dei loro consiglieri per la validità dell’assemblea, ci auguriamo sia stato un errore commesso in buona fede. La invitiamo pertanto a studiare bene il regolamento per evitare il ripetersi di simili errori". Altrettanto dura la replica di De Luca: "L’articolo del regolamento che ci ha permesso di procedere è stato elencato in Consiglio, sia dalla dottoressa Frulla che dalla sottoscritta. Non si tratta di interpretazione. Se poi, per avere visibilità, hanno bisogno di dire cose del genere, facciano pure. Non avendo proposte concrete di cui discutere, hanno bisogno di occasioni di visibilità", rivolgendosi ai dem. "Quando e se avranno la possibilità di sedersi al mio posto, visto che al momento siedono dall’altra parte, come deciso dai cittadini che ci hanno visto lungo non eleggendoli, potranno studiare bene facendo sfoggio del loro illustre sapere che ad oggi non mi sembra essere, ancora, palesato".