Ombrelloni, il 10% in più: colpa di luce e gas

I gestori degli stabilimenti costretti ad aumentare i prezzi per la prossima stagione, Schiaroli: "Ritocchi per poter andare avanti"

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Energia e gas a prezzi stellari, sale anche il prezzo degli ombrelloni, previsti rincari fino al 10%. Un’altra tegola sui consumatori che quest’anno vedranno aumentato il prezzo di ombrelloni e lettini: una giornata di relax in spiaggia costerà dal 5 al 10% in più rispetto al 2021. "Un minimo di ritocco è necessario per consentire agli operatori balneari di andare avanti – spiega Carlo Schiaroli, presidente di Cna – sarà nell’ordine di circa un 5%, ma potrebbe salire se il prezzo di gas ed energia continuerà a crescere. I prezzi di ombrelloni e sdraio sono invariati ormai da diversi anni, nella gran parte degli stabilimenti: non sono stati apportati aumenti prima per il terremoto, poi per la pandemia ma ora, con questi rincari i costi allo stato dell’arte non sono più sostenibili". E se per un ombrellone e due lettini si spendevano in media dai 500 ai 700 euro per un ombrellone stagionale con due lettini, in alcuni stabilimenti, le prime file arrivavano anche a mille euro. Cifre che non saranno più sufficienti per affittare un ombrellone per la stagione estiva. "Un minimo di ritocchi era previsto, si trattava di aumenti nell’ordine del 3 -5% - spiega Giacomo Cicconi Massi, segretario Confartigianato Imprese Demaniali Senigallia – ma con gli ulteriori aumenti è quelli che potrebbero esserci in futuro è indubbio che le percentuali inizialmente stabilite sono destinate ad aumentare". Un aumento a cui si lega anche quello dei parcheggi sul lungomare: la sosta a pagamento sarà allungata fino a mezzanotte. Una scelta che va a colpire soprattutto i turisti pendolari che sono una grossa fetta di quelli che scelgono la spiaggia di velluto per trascorrere le vacanze. Aumenti che andranno sicuramente a colpire anche il costo delle camere e dei servizi, facendo lievitare il costo della vacanza. Dopo due anni difficili legati alla crisi economica dovuta alla pandemia e all’incertezza che torna ad aleggiare, il settore del turismo è destinato a subire un altro duro colpo. Con lui anche il settore dei balneari che ha già un tavolo aperto col Governo sulla Bolkestein, spada di Damocle degli operatori balneari. Alla finestra anche i ristoratori, su cui grava il peso della crisi energetica, dei rincari alimentari e della difficoltà a reperire personale per la stagione estiva. Alcune attività stagionali hanno già riaperto, altre hanno programmato le riaperture nelle prossime settimane e in vista della Pasqua il lungomare è pronto a presentarsi nella sua veste estiva.