
La maxi fuga di metano ha lasciato migliaia di famiglie senza il riscaldamento per ore. Utenze riattivate a Collemarino e Palombina. Oggi le 3mila di Torrette. Il sindaco: "Pazientate".
I fatti certi, purtroppo, hanno portato a risvolti tragici. Il primo: i due coniugi fabrianesi Lucia Manfredi, neurologa 40enne dell’ospedale regionale di Ancona, e Diego Duca, quasi coetaneo, autista del 118 in servizio a Perugia, sono deceduti. Conseguenza della carambola fatale di via Esino, intersezione con via Aso, a Torrette. Loro figlio, dieci anni, è rimasto solo. Il secondo: quello schianto, tra la loro Panda e una Bmw condotta da un 61enne, illeso per miracolo, ha determinato anche un impatto tremendo contro una centralina del metano, scatenando una perdita incontrollata di gas, poi bloccata da vigili del fuoco e società Edma Reti Gas, che ha lasciato per ore senza riscaldamenti le famiglie dei quartieri a nord di Ancona e il presidio sanitario, poi alimentato con un carro bombolaio. Il terzo: è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale nei confronti del conducente del suv che, già sottoposto agli accertamenti sanitari di rito, è risultato negativo all’alcoltest. La quarta: soltanto l’autopsia, disposta dal pubblico ministero Paolo Gubinelli, potrà chiarire l’esatta causa della morte.
Una mattinata drammatica, quella di ieri. La strada che tira dritta fino a via Conca, a pochi passi dallo stadio Giuliani, si trasforma in un teatro dell’orrore. Il risveglio degli abitanti è gelido, come le temperature: un boato. E poi un rumore, incessante e fortissimo, accompagnati da un’aria improvvisamente irrespirabile. Lungo la carreggiata il viavai dei mezzi del soccorso: i vigili del fuoco con il comandante provinciale Pierpaolo Patrizietti, le pattuglie della Polizia locale con il comandante Marco Ivano Caglioti, la Questura con il questore Cesare Capocasa, la Croce Gialla di Ancona, il personale della Protezione civile e i tecnici delle ditte per risolvere le criticità. Raggiungere il punto d’impatto è complesso: il gas rende impraticabile la zona. Ai residenti viene chiesto di chiudersi dentro. Ma a terra giacciono già esanimi i corpi di Lucia e, si scoprirà soltanto nel pomeriggio inoltrato, di Diego, i cui documenti verranno ritrovati dopo. Si pensava ad un pedone, agli albori, che aspettava l’autobus: era suo marito.
Sulle cause dello scontro, al momento, solo ipotesi. La Bmw pare stesse scendendo su via Esino quando avrebbe impattato con la Panda. L’utilitaria sarebbe ruotata su se stessa, prima di colpire la centralina. L’altro mezzo, ormai incontrollabile, avrebbe prima abbattuto un palo della luce e colpito, poi, una Lancia Ypsilon in sosta. Tutto attorno il panico per quell’odore di gas nauseabondo. Anzi, il terrore per potenziali esplosioni. Serve un lavoro certosino per interrompere la fuoriuscita di metano, quindi un bypass della rete. E nel mentre i sopralluoghi casa per casa, decine di persone, per scongiurare fughe e provare a ripristinare, a fatica, il servizio. In taluni casi i professionisti di Edma e dei pompieri, assieme ai volontari di Protezione civile, raggiungono le abitazioni per chiudere i contatori fino a Collemarino e Palombina Nuova, mentre larga parte della città viene avvertita grazie all’intervento del Comune che, da subito, apre il Centro operativo comunale. Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, molto addolorato, esprime cordoglio ai famigliari delle vittime e chiede pazienza ai cittadini per il disservizio nella fornitura del gas. Dopo una notte rigida, in mattinata saranno riattivate le ultime utenze mancanti: ovvero le circa 3mila di Torrette. E intanto s’indaga per capire cosa possa aver provocato morte e distruzione.