GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"Ordigno bellico, la città può stare tranquilla"

"Alla cittadinanza mi sento di dire di stare tranquilla perché la questione è altamente monitorata". Parole del vicesindaco con delega...

"Alla cittadinanza mi sento di dire di stare tranquilla perché la questione è altamente monitorata". Parole del vicesindaco con delega...

"Alla cittadinanza mi sento di dire di stare tranquilla perché la questione è altamente monitorata". Parole del vicesindaco con delega...

"Alla cittadinanza mi sento di dire di stare tranquilla perché la questione è altamente monitorata". Parole del vicesindaco con delega a Sicurezza e Protezione civile Giovanni Zinni che, intervenendo a margine della presentazione del nuovo treno elettrico in partenza da Ancona, ha aggiornato in merito al rinvenimento dell’ordigno bellico al porto antico di Ancona. Il residuato è spuntato fuori lunedì, affiorato durante gli scavi per i lavori della nuova illuminazione dello scalo, che rientrano all’interno del progetto Iti-Waterfronte. Da allora la macchina si è messa in moto in maniera celere dopo la comunicazione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale alle autorità competenti, che stanno seguendo la situazione in coordinamento con la Prefettura di Ancona e la Capitaneria di porto. Authority che aveva poi annunciato un’ordinanza per interdire al passaggio delle persone l’area più esposta. Già nel pomeriggio di tre giorni fa, al porto antico erano arrivati alcuni artificieri per le prime ispezioni, mentre la zona era stata messa in sicurezza inibendo quegli spazi molto frequentati dagli anconetani. È il prefetto Maurizio Valiante a coordinare le operazioni, come spiegato dall’assessore anconetano Zinni: "Siamo in costante contatto con lui, che è attivissimo in prima persona sulla piena organizzazione della rimozione di questo ordigno – ha chiarito il vice di Daniele Silvetti –. Sarà lui a comunicare tempi, luoghi e quando, nonché il coordinamento tra tutti gli Enti. Ci sono riunioni in corso d’opera". Poco dopo, ha aggiunto "siamo a buon buon" perché "si sa quello che si deve fare". La chiosa finale è servita per ribadire un concetto chiaro: "La città può stare tranquilla". È evidente che il Comune sia sempre informato sull’evolversi della vicenda e mantenga un filo diretto con i soggetti impegnati per gestire la situazione in maniera sicura e rapida. Sarebbero attesi ulteriori sviluppi nelle prossime ore.