
di Pierfrancesco Curzi
Gentile, generoso, geniale. Michele Caporossi, ancora per una settimana Direttore generale della Aoum, l’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche (al posto di Ospedali Riuniti delle Marche), si prende la scena e saluta a modo suo: un cenno al passato con lo "sguardo dritto e aperto nel futuro" parafrasando una splendida canzone di Pierangelo Bertoli. Assunto dal centrosinistra nel 2016, dopo l’insediamento di Luca Ceriscioli a Palazzo Raffaello, Caporossi è stato capace di farsi apprezzare anche dal centrodestra. Il Dg, ufficialmente fuori dal 1° dicembre, ha fatto crescere l’ospedale di Torrette e gli altri presidi, dal Salesi al Lancisi, passando per il Corm, il Centro oncologico delle Marche ridando smalto a brand che sembravano sbiaditi: "Lo conoscevo poco – ha ammesso il presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli – ma ha fatto un grande lavoro per cui lo ringrazio. Il video che avete mostrato è eloquente. Anche nei momenti più difficili, Caporossi ci ha messo la faccia. Il suo successore? Entro pochi giorni lo nomineremo, prima vediamo cosa deciderà la Commissione".
Il video di cui parla Acquaroli è quello mostrato durante l’evento di ieri mattina in un gremito auditorium ‘SandroTotti’ a Torrette e mostra il saluto sincero di decine di medici e del personale dell’azienda. Messaggi, saluti e ringraziamenti inviati da Rossana Berardi (oncologia), Abele Donati (clinica rianimazione), Marco Moretti (Laboratorio analisi), Adriana Pompilio (farmacia), Andrea Galosi (urologia), Antonio Benedetti, Gianluca Svegliati Baroni ed Emanuele Bendia (gastro), Christopher Munch (anestesia Lancisi), Giovanna Mantello (radioterapia), Majed Refaj (chirurgia toracica), Luca Butini (immunologia), Antonio Gigante (ortopedia Salesi), Paolo Balercia (maxillo), Luca Burroni (medicina nucleare), Roberto Trignani (neurochirurgia), Enrico Lenti (chirurgia senologica), Marcello Tavio (malattie infettive), Raffaele Pascarella (ortopedia), Antonio Dello Russo (aritmologia). Un altro video ha elencato la pioggia di aggettivi che i suoi dipendenti gli hanno dedicato. Non potevano mancare i ricordi e gli apprezzamenti della sua ‘squadra di governo’, dal suo vice storico e direttore amministrativo, Antonello Maraldo, all’attuale direttore sanitario Claudio Martini. E poi la sua relazione finale: dal passato appunto, dalla storia dell’azienda, dai vecchi plessi del Salesi e dell’Umberto I, ai progetti del futuro; dal nuovo materno-infantile che sta prendendo forma, nonostante i ritardi dei cantieri seguiti dalla Regione, alla ‘Torre della ricerca’ che potrebbe essere realizzata all’ingresso principale: "Assistenza, cura e didattica erano monadi – ha detto Caporossi nel suo intervento – oggi sono termini legati tra loro. L’azienda, nonostante l’incubo del Covid, oggi produce 6 milioni di esami ambulatoriali l’anno e ha il doppio degli accessi in pronto soccorso e dei traumi rispetto al 2015. Ospedalieri e clinici non sono più come Orazi e Curiazi e anche questo è stato motivo di crescita. Un ospedale in continuo movimento con 70 cantieri, 110 milioni di investimenti e un bilancio di 443 milioni di euro in continua crescita. Abbiamo creato un vero e proprio cluster della salute, puntando sulla genomica, sulla certificazione della qualità aziendale e combattendo le fake news in sanità".