
L’incontro con i cittadini davanti al cantiere del PalaGuerrieri
Sono state tante le polemiche dopo l’incontro del sindaco di Fabriano Daniela Ghergo di fronte al PalaGuerrieri sabato scorso per fare il punto sui lavori. In primis la mancanza di una data certa di inaugurazione dopo un cantiere a rilento per diversi imprevisti.
"Dopo tre anni di consiliatura, ci aspettavamo che quello della trasparenza e della comunicazione di una Giunta fosse un valore democratico da praticare in ogni occasione, non soltanto quando messi alle strette dall’opinione pubblica cittadina – commenta Fabriano progressista -. L’open day sul palasport è stato il riassunto di un’amministrazione inadeguata a far fronte alla continua richiesta di varianti in corso d’opera, che comportano allungamento dei tempi di consegna e aumento dei prezzi ma soprattutto, una excusatio manifesta, chiamando a raccolta la popolazione solo in seguito a sempre più progressivo rallentamento dell’opera palas. Adesso sembra che la prossima variante possa riguardare gli impianti, i seggiolini e anche il parquet, che durante i lavori non è stato adeguatamente preservato. Dopo tre anni si issa bandiera bianca nominando una figura che possa vigilare e valutare il normale svolgimento dei lavori: un geometra esterno, figura professionale inadeguata rispetto alla complessità di un opera per la quale i costi sono passati per il momento da 4 a 6 milioni d’euro, tanto inadatta quanto precedentemente, con un tecnico comunale".
Anche il circolo di Fratelli d’Italia ci mette del suo: "L’incontro di fronte alle macerie del glorioso palas per fare il punto sull’andamento dei lavori, è stato un fiasco totale. Pochissime le persone intervenute, altrettanto poche le risposte fornite dal sindaco e dall’assessore Vergnetta riguardo le cause del ritardo ’mostruoso’ accumulato nel portare avanti i lavori di ristrutturazione. Se sulla scarsa partecipazione della cittadinanza non possiamo che comprendere le ragioni dei fabrianesi che, ormai stanchi di essere presi in giro da questa Amministrazione comunale, hanno preferito restare a casa piuttosto che ascoltare ancora date sul termine dei lavori buttate a caso, l’inconsistenza delle risposte fornite ai pochi partecipanti circa il termine dei lavori. Non possiamo che indignarci e restare, ancora una volta, sorpresi da tanto pressappochismo e dilettantismo con cui si sta gestendo la ristrutturazione del palas. Quella che doveva essere la giornata delle risposte, un utile confronto tra cittadini e amministrazione, si è conclusa con un nulla di fatto, senza certezze, senza date. Forse una previsione possiamo darla noi ai cittadini, ci è giunta voce infatti, che una proroga alla chiusura dei lavori, prevista per il 2 luglio, sia stata già concordata nella misura di 270 giorni. Se ne riparlerebbe dunque a marzo 2026: sempre che non piova".