Palas, i teppisti chiedono la messa alla prova

In quattro devastarono il palazzetto di Montemarciano nel 2020, scaricando gli estintori e allagando il parquet. Sono sotto processo

Palas, i teppisti chiedono la messa alla prova

Palas, i teppisti chiedono la messa alla prova

Estintori scaricati nelle tribune e il parquet allagato con l’acqua che aveva mandato in tilt l’intero impianto elettrico. Un raid vandalico compiuto ad ottobre del 2020 aveva messo ko il palazzetto dello sport di Montemarciano "Fratelli Menotti" creando danni ingenti per l’impianto comunale pari a quasi 90mila euro. Dopo le indagini dei carabinieri e della polizia locale il cerchio si è stretto su quattro giovani, due 22enni, un 24enne e un 25enne, tutti residenti nella zona anche se nativi di città limitrofe come Ancona, Jesi e Senigallia. I quattro presunti teppisti sono finiti a processo davanti al giudice Pietro Renna per invasione di edificio in concorso e danneggiamento aggravato. Ieri tre di loro hanno fatto richiesta di messa alla prova, un percorso alternativo che gli eviterà di affrontare il dibattimento e che se sarà seguito alla perfezione con attività di volontariato estinguerà loro il reato e non ci sarà pena. Un quarto giovane, che si trova recluso in carcere per altro reato, non può beneficiare della map e affronterà quindi l’intero processo. L’episodio era avvenuto il 25 ottobre del 2020, in via delle Querce. Era notte, tra sabato e domenica, quando al PalaMenotti, vicino alle scuole elementari e medie, una struttura utilizzata dagli istituti comprensivi e sede dell’Upr Montemarciano Basket che utilizzava per attività quotidiane, sono entrati i vandali mettendo in atto una devastazione gratuita. Il gruppetto aveva scardinato una porta d’ingresso secondario e si era introdotto all’interno. Una volta dentro aveva scatenato tutta la follia possibile: presi gli estintori li avevano scaricati sui seggiolini della tribuna, sul pavimento. Poi erano passati all’impianto antincendio, aperto i rubinetti dell’acqua provocando un allagamento parziale della struttura. Ma non si erano fermati. Presi di mira anche i distributori automatici per l’erogazione delle bevande e degli snack, danneggiati. Allagati gli spogliatoi e rotto un vetro di una scuola attigua. Fuori uso l’impianto elettrico e il riscaldamento. L’impianto sportivo, dichiarato poi inagibile, era dotato di telecamere che hanno aiutato ad identificare i responsabili. L’Upr Montemarciano si è costituita parte civile con l’avvocato Corrado Canafoglia e chiede 20mila euro di risarcimento. Era stata la squadra di basket ad accorgersi per prima dei danni entrando la mattina in palestra e vedendo l’acqua venire giù dal corridolo.

Marina Verdenelli