
Attivisti a Ancona protestano pacificamente per la Palestina, la sanità e l'ambiente. Rivendicano giustizia e salute, senza incidenti.
"Arrestate il genocidio, non chi lotta per fermarlo. Free Palestine" ma anche "Rete Azione No G7 Ancona". Le scritte su alcuni striscioni esposti nella notte, nell’ambito di un’iniziativa pacifica, davanti al Teatro delle Muse. Alcuni attivisti hanno messo in atto un sit-in pro-Palestina davanti al Teatro delle Muse, in quel momento chiuso e senza alcuni evento in corso, intonando i cori "Tiziano libero, Palestina libera", con riferimento alla guerra a Gaza ma anche a Tiziano Lovisolo, 24enne marchigiano, arrestato sabato scorso nel corso degli scontri alla manifestazione in favore della Palestina a Roma e ora ai domiciliari.
Ma ieri mattina si è anche mobilitata la Campagna NotOnMyBody davanti al Cup dell’azienda sanitaria di Ancona con una manifestazione. Tra le rivendicazioni dei manifestanti, che si sono mossi in corteo interno nell’ampia sede Crass di viale Cristoforo Colombo, "il superamento dell’emergenza delle liste d’attesa, prestazioni immediate, medicina territoriale potenziata, sistema sanitario efficiente". Perché "le sofferenze di questo territorio hanno la stesse radice di quelle ancora più gravi che attraversano altre parti del mondo". Tra gli striscioni: "Il profitto uccide la salute". Non ci sono stati problemi di ordine pubblico.
Un altro presidio è stato fatto davanti alla sede della Provincia di Ancona e strada antistante bloccata per dire no al progetto per realizzare un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi a Jesi. "Area a elevato rischio ambientale, piano di risanamento subito", hanno scritto i manifestanti della Campagna No G7 - Not on my body, su uno striscione esposto dai Centri sociali Marche. In altri due striscioni le scritte "Giù le mani dal Molo clementino" e "Fermiamo il disastro ambientale".