Si era presentato negli uffici della questura per chiedere la protezione internazionale ma la polizia lo aveva arrestato ritenendo che il suo passaporto, valido per l’espatrio, era falso. In manette era finito un indiano di 35 anni, arrivato in Italia con un volo aereo, a settembre scorso. Ad un mese dall’arresto è stata chiesta e ottenuta una perizia sul documento che invece è risultato vero. La direttissima per l’indiano, difeso dall’avvocato Maria Alessandra Tatò, si è conclusa a suo favore: il giudice Carlo Cimini lo ha assolto perché il fatto non sussiste. L’indiano aveva bisogno della protezione internazionale per rimanere in Italia dopo che gli era sfumata una assunzione di lavoro per lavorare nei campi. Così è arrivato ad Ancona dove ha iniziato le pratiche per la richiesta di protezione che ora potrà andare avanti.
CronacaPassaporto falso, anzi no: assolto