Nicolò Moricci
Cronaca

Passetto (Ancona), matrimonio a ostacoli sulla scalinata

L’ascensore non funziona, uno degli invitati alla "promessa" tra due ragazzi portato su di peso: "Sindaco, si renda conto della situazione"

Passetto (Ancona), matrimonio a ostacoli sulla scalinata

Ancona, 28 marzo 2022 - Tra le decine di persone che assistono alla proposta di matrimonio di Michael Fioretti e Desy Gheno (video) c’è anche Franco Lecci, romano di Trastevere, ma marchigiano d’adozione (vive a Cupramontana), costretto sulla sedia a rotelle dal 2009, quando un ictus gli ha causato la paralisi della parte sinistra del corpo. "Qualche passo, posso farlo con l’aiuto di una stampella, ma percorrere una scalinata, per me, è faticoso". Così, a sollevare Franco – 75 anni e 87 chili di peso – ci hanno pensato 4 persone, quasi tutti ventenni. Tra loro, Antonio, Walter e Giuseppe – che si è prestato per reggere il bouquet da porgere a Desy.

Franco, insieme agli altri familiari, è arrivato intorno alle 18 ed essendo in carrozzina si è diretto subito verso l’ascensore del Passetto, convinto che fosse aperto: "Mia figlia mi aveva detto che nel fine settimana sarebbe stato aperto, ma io l’ho trovato chiuso". E in effetti l’ascensore per accedere al mare rimane chiuso da ottobre a fine maggio. "E se qualcuno volesse (o dovesse) scendere al mare con l’ascensore? – si chiede Franco. È un’ingiustizia – sottolinea – mi sento discriminato. Vorrei parlare col sindaco (il video dell'appello al Sindaco). Queste cose, ai nostri tempi, nel 2022, non dovrebbero più accadere". Non è polemico, il signor Lecci, tutt’altro. Però, "spero che le mie parole servano a cambiare qualcosa". Dice di apprezzare Ancona, Franco, e si complimenta col Comune "per le tante cose belle che fa, ma qui c’è un problema di organizzazione". Mai Lecci si sarebbe perso la proposta di matrimonio di suo nipote a Desy: "Sono quelle cose che capitano una volta sola nella vita e Michael è il mio unico nipote. Visto che sto in carrozzina, dopo aver constatato che l’ascensore era chiuso, ho detto di non voler scendere. Mi sarei goduto lo spettacolo dall’alto, se solo avessi potuto vedere qualcosa". Ma da sopra non sarebbe stato lo stesso.

Il signor Franco è stato portato sulla scalinata dai giovani presenti
Il signor Franco è stato portato sulla scalinata dai giovani presenti

Così, con l’aiuto della stampella di Franco, quattro persone lo hanno sollevato e portato giù, al mare. Stessa procedura per la risalita, un’ora dopo, al buio. Eravamo noi del Carlino ad illuminare col flash del cellulare la strada: "In una città civile questo non dovrebbe accadere, è sbagliato e inaccettabile. Io mi ritengo un cittadino come tutti. Ecco, vorrei porgere una domanda alla sindaca: perché l’ascensore, con queste belle giornate, è chiuso? Non sono l’unico disabile a voler andare al mare. E con tutto il rispetto, credo non si tenga conto delle difficoltà di una persona disabile. Parliamo di discriminazione senza conoscerne il significato. Al Passetto, venivo spesso quando ancora stavo bene e potevo camminare. Ho tanti ricordi che mi legano a questa meravigliosa città, ma non potete dimenticarvi dei diversamente abili o di chi ha problemi di deambulazione e di molti anziani che magari vorrebbero arrivare al mare. Riaprite l’ascensore, magari nel weekend. E poi, senza illuminazione, si rischia di cadere. Per non parlare della sicurezza: penso alle giovani coppie che vogliono godere il mare della propria città, una delle poche ad avere una spiaggia in centro. Non è corretto lasciare le cose in queste condizioni. Si parla tanto di discriminazione e forse questo è il caso di agire, non crede sindaco?".