Pasti caldi e donazioni per chi è in difficoltà

La macchina della solidarietà non si ferma e all’oratorio del Ciarnin i volontari preparano pranzi e cene

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All’oratorio di Ciarnin si lavora per garantire un pasto caldo agli alluvionati, ma anche ai tanti volontari impegnati a togliere il fango da abitazioni e negozi: "Qui cuciniamo e poi portiamo il cibo pronto – spiega una volontaria – un piccolo gesto per aiutare i volontari e quelle persone che hanno le case inagibili, non hanno le auto e non possono raggiungere i vari punti di aiuto. Chi non può donare il suo tempo, può donare pasta, passata, pomodoro perché grazie a Don Paolo, abbiamo a disposizione la cucina dell’oratorio di Ciarnin".

Un aiuto arriva anche da Don Mario Camborata che da ieri ha aperto l’oratorio della Parrocchia della Pace dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 ai bambini delle elementari che saranno assistiti da animatori in modo da poter garantire una vigilanza gratuita per quelle famiglie che, con scuole chiuse e case allagate devono comunque recarsi al lavoro.

Il centro di accoglienza allestito nell’ex Seminario Vescovile è stato investito da un’ondata di solidarietà: mobili, abiti e prodotti per l’igiene, quest’ultimi sono ancora richiesti insieme a prodotti per la pulizia della casa.

Gesti di solidarietà arrivano anche da singole iniziative, come quella messa in piedi dal Bar Lega Navale di Senigallia dove i clienti hanno avviato una raccolta nei confronti di altri clienti messi in difficoltà dall’esondazione. In un primo momento le persone ospitate avevano superato le cento unità, ma con il passare dei giorni, la gran parte si sono sistemate da amici e parenti. Ognuno in città cerca di mettere a disposizione degli alluvionati la sua professionalità: da meccanici ad idraulici, passando per falegnami, fino a infermieri e medici. Ci sono negozi come ‘Quanto Basta’ che a poche ore dall’alluvione ha messo a disposizione i prodotti freschi a prezzi vantaggiosissimi, o il ristorante Club Nautico di Senigallia, dove Susy, ha offerto un pasto caldo. Poi ci sono le istruttrici di ‘Danza in Scena’ che hanno sospeso i corsi per dare una mano spalando fango da chiunque ne avesse bisogno. E presto. Proprio come nel 2014, potrebbe partire una nuova raccolta fondi attraverso la vendita delle t-shirt ‘Ammollomanonmollo’.