Paura alla Cittadella. Parcheggia l’auto di notte e arriva un cinghiale:: "Mi ha anche annusato"

Ennesimo avvistamento nella zona: è successo dopo le 2 in via Pergolesi "Rientravo dal lavoro e quando ho aperto lo sportello si è avvicinato. Non era aggressivo, ma io non ho mosso un muscolo né respirato".

Parcheggia l’auto vicino casa, scende nel cuore della notte e si trova faccia a faccia con un cinghiale. È successo ieri mattina poco dopo le 2 in via Giambattista Pergolesi (discesa del gas, da non confodersi con via Generrale Pergolesi, la traversa di collegamento tra corso Carlo Alberto e via Giordano Bruno), tra la Cittadella e il parco degli Archi. A vivere la brutta esperienza è stata Sara Esposto che poi ha pubblicato la foto dell’ungulato sul suo profilo social raccontando l’incontro ravvicinato: "Scrivo questo post per una questione piuttosto importante che riguarda chi abita nel quartiere, più precisamente lungo via Pergolesi e dintorni – ha pubblicato la Esposto – Poco fa, alle ore 2:13 di notte, ho parcheggiato la mia macchina davanti casa di rientro dal lavoro e aprendo la portiera lato guida, mentre stavo sistemando delle cose in borsa, mi compare vicino alle gambe quello che pensavo fosse il muso del mio cane. Al contrario era un grosso cinghiale. Dopo aver annusato tranquillamente il mio sedile se n’è andato via continuando per la sua strada. Non ha avuto nessun comportamento aggressivo, ma io non ho mosso un muscolo né respirato per la paura. Come potete immaginare chi di dovere non può far nulla a quest’ora nonostante le mie numerose chiamate. Come si potrà risolvere il problema? Rientrare a casa con scooter o macchina sembra diventato impossibile, ritrovarmi i cinghiali ad annusarmi le gambe davanti al cancello di casa mi sembra un po’ eccessivo. Non sappiamo che fare. La foto è stata scattata subito dopo essermi chiusa in macchina pensando ce ne fossero altri in zona".

Il post, come era normale che fosse, ha suscitato una serie di reazioni e decine e decine di commenti. La maggior parte si preoccupavano della crescita del fenomeno e della presenza ormai costante dentro le zone abitate del centro e non più soltanto in periferia, ma non sono mancati quelli di tono contrario.

Pierfrancesco Curzi