Pd, Mangialardi confermato "Segno di un partito unito"

Il capogruppo dem in Regione resta in sella dopo la vittoria della Bomprezzi

di Giacomo Giampieri

Se in un primo momento l’elezione di Chantal Bomprezzi a nuova segretaria marchigiana del Partito Democratico aveva fatto pensare ad un avvicendamento del leader del gruppo consiliare in Regione, scossoni – ai fatti – non ce ne sono stati. Tutt’altro. Ed è il caso del capogruppo Maurizio Mangialardi, che alle Primarie dem "portava" la competitor Michela Bellomaria, e la cui posizione sembrava in bilico. Al contrario la posizione dell’ex sindaco di Senigallia è stata consolidata, rinforzata ed è stato più che confermato (sei voti favorevoli e due contrari), dopo la "verifica istituzionale" interna al Pd e chiesta dal diretto interessato per legittimare il suo ruolo.

Maurizio Mangialardi: chi l’avrebbe detto, una volta delineato il quadro regionale post Congresso?

"Premetto che avevo scelto di rimettere il mandato nelle mani del gruppo e della nuova segretaria perché era un gesto dovuto per due motivi. Il primo perché siamo a metà mandato. Il secondo per il nuovo assetto del partito. Invece la verifica è andata molto bene: anche se non è stata chiesta ufficialmente, la risultante fotografia è stata quella di un’assoluta fiducia".

Anche se due contrari ci sono stati...

"E può starci. Continuerò nel dialogo con tutti, cercando di conquistare la fiducia con l’azione quotidiana del gruppo che tiene conto di scelte corali e condivise. Piuttosto vedo la mia conferma come un’importante attribuzione del grande lavoro che abbiamo svolto e stiamo svolgendo in Consiglio regionale, qualificando la nostra proposta, seria e intransigente, al governo Acquaroli".

Bomprezzi è stata in Giunta con lei a Senigallia da assessore, ma alle Primarie balzò all’occhio il suo sostegno a Bellomaria: come mai?

"La risposta è semplice: il Congresso è alle spalle e le dico che sono molto soddisfatto di un partito che c’è ed è forte. Un partito che in alcuni momenti era mancato al gruppo consiliare in Regione. Ora, insieme, dobbiamo costruire un’opposizione ancora più strutturata e penso che gli ultimi passaggi istituzionali ci abbiano aiutato a superare tensioni e divisioni. Abbiamo assicurato alla nuova segretaria una piena collaborazione, con il rispetto dei ruoli istituzionali e politici".

Lei è stato anche rieletto nell’Assemblea nazionale dem: ha sentito la segretaria Elly Schlein?

"Sì, mi sono subito congratulato dopo la sua elezione e ci siamo scambiati alcuni messaggi per condividere la linea programmatica. Poi, quando confermato da capogruppo, ci siamo risentiti. È finita una fase politica, ne inizia una nuova che ci porterà a tante sfide stimolanti e da vincere".

A quali si riferisce?

"Nelle Marche, ai Comuni che andranno al voto a maggio, quali ad esempio Ancona e Falconara, alle Europee del prossimo anno e alle Regionali. Le affronteremo con un Pd che vuol tornare protagonista".