"Peter Pan, una favola che affascina tutti"

Sabato e domenica al teatro delle Muse di Ancona il musical che vede come protagonista Leonardo Cecchi: "Un’atmosfera magica"

"Peter Pan, una favola che affascina tutti"

"Peter Pan, una favola che affascina tutti"

"Un’esperienza teatrale unica e coinvolgente da condividere con tutta la famiglia: un viaggio verso l’isola che non c’è, per vivere tante emozioni con i protagonisti dello spettacolo". E’ lo ‘spot’ di "Peter Pan Il Musical" in scena sabato e domenica al Teatro delle Muse di Ancona, in esclusiva regionale. Non si tratta di pubblicità ingannevole. Dal 2006, quando debuttò per la prima volta, lo spettacolo ha già affascinato oltre un milione di spettatori, con più di 950 repliche, ed è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Gassman e tre Biglietti d’Oro Agis, che testimoniano l’affetto del pubblico per questa fortunata produzione. Merito innanzitutto delle musiche Edoardo Bennato, ma anche della regia di Maurizio Colombi e di un cast affiatatissimo, con Leonardo Cecchi nel ruolo di Peter Pan, affiancato da Martha Rossi (Wendy), Renato Converso (Spugna), Martina Attili (Giglio Tigrato), Gioacchino Inzirillo (Tritabudella) e il veterano dei musical Giò Di Tonno (Capitan Uncino), l’indimenticato Quasimodo di ‘Notre dame di Paris’.

Cecchi, qualche motivo per cui venire a vedere il vostro spettacolo?

"L’atmosfera di magia, che affascina tutti, grandi e piccoli. In realtà è uno spettacolo a più livelli. Una favola per i bambini, naturalmente, ma anche una storia adatta agli adulti che hanno la fortuna di voler tornare tali. Il bambino che c’è in noi è prezioso. E poi ci sono le fantastiche musiche, iconiche per la cultura pop italiana. E ancora, gli effetti speciali. Peter Pan vola, grazie alla polvere di fata...".

E’ vero che molti tornano a vederlo più volte?

"Sarà che si tratta di una favola che tutti conoscono, ma in tanti si sono affezionati a questo musical".

Una favola raccontata con ogni mezzo, a partire dal cinema, ma ci sono stati anche altri musical. Ha visto qualche versione precedente che l’ha in qualche modo influenzata?

"Non ho visto gli altri ‘Peter Pan’, anche perché il regista mi ha chiesto di non farlo. Così non posso in alcun modo copiare qualcun altro, ed essere me stesso. Io come persona sono molto ‘leggero’, spiritoso, e metto tutta la mia personalità nei personaggi che interpreto".

A proposito delle musiche, ha avuto modo di conoscere Bennato?

"No, ho conosciuto il suo manager. Si diceva che Bennato sarebbe venuto a vederci, ma finora non l’ho incontrato. Amo le sue canzoni, a partire dall’Isola che non c’è".

Lei ha anche esperienze circensi, vero?

"Sì, a undici anni ho frequentato una scuola di circo, con un maestro ucraino. Sono un acrobata. Ad esempio tiro un calcio e poi, invece di fermarmi faccio un salto mortale. Quella del circo è un’esperienza che mi sono portato dietro. Nell’ultimo anno e mezzo ho studiato anche arti marziali, per poter fare combattimenti nei film".

Com’è lavorare con professionisti del musical come Di Tonno?

"Lui mi ha sorpreso. E’ una star, eppure si è rivelato dolce e disponibile".

Com’è il suo rapporto con il pubblico?

"A fine spettacolo mi piace chiacchierare con chi mi viene a trovare. Purtroppo capita di rado, perché i ‘numeri’ del musical sono grandi, e il tempo libero è poco".

Il musical che vorrebbe fare dopo ‘Peter Pan?’

"Forse ‘Robin Hood’. Oppure ‘Pinocchio’".

E nel futuro di Leonardo Cecchi cosa c’è?

"Un film per la Warner, ‘A Christmas mistery’. Per me è un grande traguardo’.

Raimondo Montesi