
A fine mese parte la gara d’appalto per un costo complessivo di 2,1 milioni di euro. Il Comune: "Tornerà a essere il ponte principale di collegamento tra città e porto".
Da ‘mare a mare’, partito il restyling: prima corso Garibaldi, poi piazza della Repubblica. Un anno per riconsegnare il decoro dimenticato nella zona più centrale della città. Tra febbraio 2025 e lo stesso periodo del 2026 i nuovi arredi del corso principale saranno cosa fatta e in dirittura i lavori della piazza del teatro. Partirà il 28 gennaio la prima fase della gara di appalto per l’affido dei lavori di riqualificazione di piazza della Repubblica; si basa sulla valorizzazione della funzione fisica di collegamento della città con il suo scalo storico, ma anche, in egual misura, sulla volontà di ricucire le memorie storiche e il contemporaneo.
Il progetto ha un costo complessivo di 2,1 milioni di euro ed è la rivisitazione della piazza già in parte cominciata nell’estate 2024, in vista dello svolgimento del G7 Salute al Teatro delle Muse: "A partire dall’analisi dell’evoluzione storica, con al centro la carta topografica del 1844 del Grassellini, piazza della Repubblica – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini – potrà tornare a essere il ponte di collegamento tra città e porto. Anello di congiunzione tra il percorso centrale di corso Garibaldi e il fronte mare, lungo il quale è in fase di realizzazione un altro importante recupero, che collegherà l’Ancona contemporanea con il percorso archeologico dei monumenti e dei resti romani e medievali, fino a piazza Dante e poi, attraverso le risalite storiche, fino al Guasco-San Pietro".
La nuova piazza sarà ridisegnata con dettagli architettonici e urbanistici, compresa una nuova pavimentazione capace di disegnare i percorsi pedonali e carrabili contemporanei. Recuperare la trama storica che li ha indirizzati nel tempo: una illuminazione che enfatizzerà gli spazi di stazionamento pedonale e di passaggio e gli edifici storici, una proposta di arredi di design che possano unificare e conferire carattere al volto della piazza, un percorso d’acqua che dall’ingresso allo Scalo Vittorio Emanuele culminerà in una fontana all’ingresso del porto. Le percorrenze pedonali saranno riorganizzate, migliorate e aumentate. Saranno anche realizzati percorsi tattilo-plantari.
La riorganizzazione della viabilità renderà esclusivamente pedonale lo spazio antistante il teatro storico, come avviene nella maggior parte delle città. La nuova piazza garantirà alcune funzioni già presenti: le aree esterne dei bar, gli stalli per gli scooter, l’area taxi e gli accessi dei mezzi (tir) di consegna di scenografie e arredi teatrali e incentiverà la funzione aggregativa anche con nuove attività da svolgersi all’aperto. Su pavimentazione e arredi, l’analisi del ricco archivio fotografico ha consentito di individuare i tipi di pavimentazione utilizzati nella storia e la tipologia di posa e, quindi, di rivisitare le soluzioni storiche in chiave contemporanea. I materiali principali saranno la pietra arenaria, la pietra d’Istria e la pietra di Apricena. Un ampio spazio lastricato permetterà la percorrenza pedonale sullo Scalo Vittorio Emanuele. Al centro una linea d’acqua, che ‘si perde nell’orizzonte del Porto’ e terminerà in una fontana lineare confinata tra due setti in pietra. Infine la nuova illuminazione che sarà di due tipi: il primo più visibile ed evocativo, il secondo più nascosto e funzionale, con proiettori sotto le gronde degli edifici che circondano la piazza.
p.cu.