MARINA VERDENELLI
Cronaca

Picchiata e umiliata se ingrassava. A processo per maltrattamenti

A finire nei guai un 51enne di Senigallia compagno di una donna anconetana presa anche a schiaffi.

Umiliata perché prendeva peso e picchiata perché lo rimproverava se lui eccedeva nel bere. "Guai a te se il prossimo inverno ingrassi un’altra volta", l’avrebbe redarguita. Una sera, tornando dal lavoro, ci sarebbe stato l’episodio più grave che ha portato la donna, 55 anni, anconetana, a denunciare il compagno, 51 anni, di Senigallia. Ora lui è a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Ieri, davanti alla giudice Maria Elena Cola, sono stati sentiti entrambi. La vittima, che non si è costituita parte civile, ha raccontato l’episodio avvenuto a Senigallia tra il 7 e l’8 luglio scorso, a casa di lui, quello che l’ha spinta a rivolgersi ai carabinieri. "Era tornato dal lavoro – ha detto la donna – il cane non aveva mangiato così avevo preso la ciotola con i croccantini e lui mi ha dato una botta e l’ha fatta volare via. Poi mi ha dato uno schiaffo che mi ha rotto gli occhiali e mi ha ferito (ha avuto 10 giorni di prognosi, ndr). Alternava momenti violenti a parole dolci prendendomi la mano e dicendomi lo sai che ti voglio bene. Mi ha preso a calci e pugni in faccia. La mattina sono andata al lavoro e il mio titolare mi ha vista con la faccia gonfia di botte". Il 51enne dopo quel fatto è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna con braccialetto elettronico perché stando alla denuncia erano otto mesi, da novembre 2023, che lui le alzava le mani e la offendeva. La notte della denuncia lei era riuscita a fare un video. Stando all’imputato, difeso dall’avvocato Mauro Saraceni, la 55enne avrebbe architettato tutto per dispetto. "Non sono mai stato preso da lei – ha detto il 51enne – che mi trattava sempre male ma non l’ho mai picchiata. Quella notte l’avevo spinta perché lei mi aveva tirato per un braccio. Poi si è messa a registrare con il cellulare, aveva preparato tutto. Insulti? Erano critiche costruttive, lei mi offendeva dicendo che ero un fallito".

m. v.