
Pietre d’inciampo, si parte da Vittoria Nenni Ma dal 2017 non ne sono state posate più
Le Pietre d’Inciampo e la necessità di non dimenticare le deportazioni e gli assassinii commessi dai nazifascisti anche nelle Marche e ad Ancona. Il capoluogo di regione è quello che ne ha piazzate di più a terra dal 2017, ben 23, e proprio alle persone, di religione ebraica e non solo, a cui sono state intitolate è dedicata la Giornata della Memoria. Domani mattina il punto di ritrovo per il lungo giro commemorativo organizzato dall’Anpi, dal Comune di Ancona e da altre sigle associazionistiche, è in via Fornaci Comunali 9, agli Archi. Si parte dalla pietra dedicata a Vittoria Nenni, figlia di Vittorio Nenni leader politico del Partito Socialista, nata proprio agli Archi, deportata ad Auschwitz nel giugno del 1942 e morta un anno più tardi. Un’edizione, quella della posa delle Pietre d’Inciampo nella Giornata della Memoria 2023 particolare rispetto al passato. Per la prima volta dal 2017 di nuove pietre non ne verranno posate a terra ad Ancona e nel resto delle Marche dopo la decisione presa dal presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini, che ha suscitato notevoli polemiche.
Qualcuno ha visto in quella scelta la volontà non solo di Latini, ma dell’intera giunta regionale e della maggioranza del consiglio, di riscrivere un’altra storia delle deportazioni cancellando l’iniziativa senza dubbio più importante, interessante e suggestiva. Nel 2023, infatti, a causa della mancata comunicazione da parte del Consiglio regionale, che in passato ha gestito e finanziato l’iniziativa, non è stato possibile commissionare alcuna pietra all’artista tedesco Gunter Demnig (che ne ha realizzate più di 70mila per tutta Europa). Per il futuro le varie amministrazioni comunali, compresa quella dorica, si occuperanno direttamente dell’intitolazione delle Pietre d’Inciampo ai personaggi e alle loro storie legate alla tragedia della deportazione nei campi di sterminio nazisti. Tornando alla suggestiva iniziativa di domani, la visita alle pietre anconetane e la passeggiata tra una e l’altra, saranno presenti gli studenti di ben cinque istituti superiori della città oltre a tanta altra gente. Tempo permettendo la camminata della memoria si snoderà per le vie del centro con soste in diversi punti, da corso Garibaldi a piazza del Plebiscito, da via Astagno a via Santa Margherita nella sede Inrca di Villa Gusso, tempo permettendo, da piazza Cavour a via Goito e poi via Bernabei, corso Amendola e via Isonzo. Le Pietre d’Inciampo vengono generalmente posate davanti alle abitazioni delle persone a cui sono state dedicate, dove sono nate o dove è stata la loro ultima residenza. Dietro c’è un lavoro di ricostruzione storica molto importante, a partire dal recupero di notizie e informazioni su ognuno dei soggetti ‘giusti’ vittime delle deportazioni tedesche e fasciste. Il lavoro di un esperto ricostruisce tutta la parte storica e una volta chiuso il cerchio i nominativi vengono passati all’artista tedesco per la creazione dei sampietrini dorati con le dediche. Il testo impresso inizia sempre con ‘Qui abitava’ poi il nominativo, la data di nascita, quella dell’arresto o del fermo da parte dei fascisti e poi il luogo della deportazione, i vari campi di sterminio, e infine la data del suo assassinio e di morte.