
La piscina del Molinello
La piscina delle Saline diventa un caso politico. Dopo l’intervento del coordinatore locale di Forza Italia, avvocato Roberto Paradisi, che aveva chiesto le revoca della delega di assessore allo sport al vice sindaco Riccardo Pizzi, oltre ad aver sottolineato le varie problematiche in cui versano gli impianti sportivi senigalliesi, sulla piscina Saline è intervenuto anche il Pd Senigallia: "In cinque anni cosa ha fatto l’Amministrazione Olivetti oltre che dare colpe al passato?".
Un’inerzia, quella riguardo alle piscine, sottolineata non solo dalla minoranza, ma anche da tanti senigalliesi che frequentano gli impianti: quello delle Saline è chiuso dallo scorso novembre, mentre in quello del Molinello, anche se è ormai da considerarsi un problema decennale, ci piove dentro. "E venne il giorno in cui il Pd si accorse che a Senigallia ci sono due piscine comunali – ironizza il vice sindaco Pizzi –. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, peccato che il tempo non deponga a suo favore: dopo decenni di governo locale (sotto varie sigle), il Pd oggi ha l’ardire di tacciare la Giunta Olivetti e l’Assessore allo Sport Pizzi di ‘gestione fallimentare dello sport cittadino’, dimenticandosi che in questi quasi cinque anni - COVID a parte che ha di fatto rallentato l’attività amministrativa - Senigallia ha affrontato gli effetti di una devastante alluvione che ha assorbito molte risorse, in termini di personale e denari pubblici".
Dopo mesi di silenzio, l’uscita di Pizzi non è stata gradita da molti senigalliesi che sui social hanno criticato l’assessore per i suoi continui riferimenti, anche se per lui necessari per fare chiarezza, al passato. "Per quanto riguarda la piscina delle Saline, l’aggiudicazione della gestione è avvenuta a giugno 2020 e la Giunta Olivetti ha gestito i rapporti con il concessionario intrattenendo molteplici incontri – ha spiegato -. Dopo il primo anno di gestione transitoria, si è visto che il Covid non ha determinato una passività sul bilancio della gestione, così come il caro energia e il caro materiali. La chiusura dell’impianto da novembre 2024 è stata determinata a seguito della perizia inviata da Saline SC al Comune in cui il tecnico ha messo per iscritto che l’impianto presenta delle criticità tali che non consentono l’apertura al pubblico. Tra dicembre 2024 e i primi di gennaio 2025 il Comune aveva dato l’incarico a un proprio tecnico di fiducia di verificare la struttura, ma nel frattempo è arrivato il ricorso di Saline SC al Tribunale di Ancona che dovrà stabilire la reale situazione dell’impianto".