MARIA GLORIA FRATTAGLI
Cronaca

Frutta e verdura, prezzi alle stelle. "Occhio ai furbetti"

Rincari anche del 40% per il gelo, c’è il rischio speculazioni. "Comprate direttamente dagli agricoltori"

I banchi del marcato, prezzi alle stelle per frutta e verdura

Ancona, 8 febbraio 2017 - Finocchi, zucchine, lattughe, carciofi e cicoria. Introvabili. E quando compaiono sui banchi, preparatevi a pagarli a peso d’oro. Il caro-prezzi colpisce soprattutto la verdura di stagione. Le basse temperature dell’ultimo mese hanno fatto salire i prezzi raddoppiando il normale valore. Una variazione comprensibile o speculazione? Entrambe, a quanto pare. La situazione delle Marche è drammatica al pari di molte realtà del Sud Italia. Le gelate hanno causato danni gravissimi e i cali di produzione in molti casi (fonte Coldiretti) ha raggiunto anche il 100 per 100. Insomma, intere produzioni sono state annientate. Ma anche se il danno è ingente, in effetti alcuni rincari sono stati esagerati. Prima delle gelate le rilevazioni dei prezzi fatte sulla città di Ancona metteva in evidenza che l’insalata lattuga veniva venduta a 1,90, la cicoria a 1,80, gli spinaci a 2,40, i cavolfiori a 1,80, le zucchine a 2,70 e i finocchi a 1,80 euro al chilo. In certi casi l’aumento non è stato del 20% come era stato stimato, ma del doppio e un innalzamento simile non è giustificato nemmeno con le spese sostenute per riscaldare le serre.

La speculazione poi sfocia nell’inganno ed è da questi che mette in guardia Coldiretti. Alcuni prodotti, infatti, sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi e non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all’aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per manovre che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori. «Occorre vigilare – dice l’associazione – che non vengano spacciati prodotti stranieri come nazionali per giustificare aumenti non dovuti e per fare acquisti di qualità al giusto prezzo».

Non per niente Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. «Ci vengano a controllare il cassetto se vogliono – dice Flavio Rossi, agricoltore – Purtroppo il freddo ha fatto la sua parte e non c’è più la disponibilità di prima, ma non speculiamo. Che guardassero bene i prezzi che ci sono in Francia, i nostri rincari sono minimi mentre il rischio è sempre altissimo».

La difficile situazione non è solo italiana. Insieme al Belpaese anche Spagna, Grecia e Francia. Le incertezze sono sempre collegate alle condizioni meteo. Il peggio sembra essere passato anche se non si escludono violenti colpi di coda. In Gran Bretagna, per esempio, alcune catene di alimentari stanno già limitando la quantità acquistabile di insalata e broccoli.