Prima scopre una grave malattia, poi il virus Muore a 17 anni una promessa del nuoto

Nulla da fare per Emanuelle Alessandro Pandele che era stato ricoverato a Torrette dopo un primo passaggio all’ospedale di Macerata

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Non ce l’ha fatta il diciassettenne di Montecassiano trasferito all’ospedale di Torrette la settimana scorsa nell’area Covid della terapia intensiva. Emanuelle Alessandro Pandele è morto nella serata di lunedì dopo aver sviluppato una gravissima patologia immunitaria su cui si è poi innescata anche l’infezione da Covid: "La malattia, abbastanza improvvisa e comparsa non più di un mese fa, ha provocato una compromissione degli organi – spiega la dottoressa Elisabetta Cerutti, primaria della divisione di rianimazione di Ospedali Riuniti –. Il ragazzo è stato portato da noi a Torrette dopo una tac che ha evidenziato una forma molto seria di vasculite che ha evidenziato una polmonite. Allo stesso tempo il giovane è risultato positivo al Covid e questo binomio alla fine si è rivelato tragico. Il ragazzo è stato seguito da un’équipe multidisciplinare composta oltre che da noi anestesisti anche da pneumologi e nefrologi, ma non c’è stato nulla da fare. L’influenza del Covid nella morte del giovane? Difficile dirlo, la mortalità in casi come questo è altissima, il virus poi ha purtroppo trovato terreno fertile".

Proprio a causa di questa grave forma patologia il ragazzo, da quanto si apprende, non si era potuto vaccinare. Nei giorni scorsi era stato ricoverato prima all’ospedale di Macerata, poi trasferito d’urgenza ad Ancona in terapia intensiva, dove è morto ieri sera. Nella sua pagina facebook listata a lutto, la Fin (Federazione Italia Nuoto) annuncia che è venuto a mancare il diciassettenne, fino allo scorso anno tesserato per il Centro Nuoto Macerata, che da alcuni giorni era ricoverato in terapia intensiva a Torrette.

"Emanuelle Alessandro Pandele aveva interrotto gli allenamenti durante la scorsa stagione. Il Comitato regionale Marche si stringe attorno alla famiglia del ragazzo in questo difficile momento, partecipando al dolore di quanti lo conoscevano meglio o lo avevano semplicemente incontrato, in vasca per gli allenamenti o in occasione delle gare". La notizia della morte di Pandele ha gettato nello sconforto e nel dolore tutto l’ambiente della sua amata vasca, la piscina comunale di Macerata. Studente all’Ipsia di Corridonia, genitori rumeni, Pandele fino a poco più di un anno fa era tesserato per il Centro Nuoto Macerata, la società che gestisce l’impianto natatorio di viale Don Bosco. Un atleta promettente, capace di affermarsi a livello regionale e soprattutto un ragazzo allegro, solare e vivace.

Il presidente del Centro Nuoto Macerata Mauro Antonini lo ricorda così: "Per noi era Emanuele con una sola elle, un ragazzo cresciuto qui, dato che aveva iniziato all’età di 12-13 anni. Dopo il primo lockdown ero stato proprio io ad allenarlo, però lui iniziò a venire ad intermittenza per poi smettere. Non sapevamo della grave patologia, la famiglia è stata assai riservata. In ospedale ha scoperto di essere positivo, ma purtroppo le sue condizioni erano già critiche prima. Oggi (ieri, ndr.) ho ricevuto non so quante telefonate, anche istruttori di altre società della regione mi hanno contattato e lo ricordavano. Per noi tecnici e anche la segreteria è un giorno di profonda tristezza, ci lascia un giovane che per anni ha frequentato la piscina circa due ore al giorno. Tutti gli volevamo bene, il nostro pensiero va soprattutto alla famiglia, ai genitori, a tutti i suoi cari che soffrono ora un dolore indicibile".