Prof condannato per violenza sessuale. La scuola s’accorge e blocca la supplenza

L’ex sacerdote, Armando Bicchiarelli, scoperto dagli studenti del liceo scientifico Galilei

Armando Bicchiarelli coi carabinieri

Armando Bicchiarelli coi carabinieri

Ancona, 3 febbraio 2015 - Supplenze interrotte per il prof condannato per violenza sessuale. E’ durata poche ore la sostituzione del titolare della cattedra di storia e filosofia in due classi del liceo scientifico ‘Galilei’ per Armando Bicchiarelli, 44 anni, ex parroco di Isola del Piano. Il suo carico con la giustizia, ancora pendente, probabilmente non era stato inserito nella domanda con autocertificazione per far parte della lista delle supplenze su scala regionale. Bicchiarelli è stato condannato in primo grado lo scorso anno, con rito abbreviato, a due anni e 10 mesi per violenza sessuale ai danni di un ragazzo. Al tempo Bicchiarelli svolgeva il ruolo di sacerdote della parrocchia di Isola del Piano, nel Pesarese.

I fatti risalgono al 2012 quando don Armando è stato arrestato per violenza sessuale, stalking e danneggiamento aggravato. In questi giorni il suo legale, l’avvocato Brunelli, ha iniziato a lavorare per l’appello che, tuttavia, vista la decisione di andare all’abbreviato, potrebbe non regalare grosse novità: «La sentenza di primo grado – spiega l’avvocato Brunelli – è stata depositata di recente e ci sono stati degli inghippi. Nel frattempo è scattato il periodo per presentare il ricorso in Appello. Io però non ho più notizie di Bicchiarelli da qualche tempo, non l’ho più visto e sentito, diciamo che l’ho perso di vista. Certo, presto dovremo consultarci per andare in aula. Non sapevo di questa storia della cattedra al liceo, mi dispiace, poteva tornare al lavoro, sarebbe stato un bene per lui».

La sua supplenza nelle due classi del liceo ‘Galilei’ è durata poco anche grazie ai controlli effettuati dal personale scolastico, dopo che gli stessi studenti, incuriositi da quel prof, hanno fatto una breve ricerca su internet scoprendo i pesanti precedenti con la giustizia: «Quando ci siamo accorti della sua posizione gli abbiamo comunicato che non sarebbe più stato un nostro docente – afferma la dirigente scolastica del liceo ‘Galilei’, Annarita Durantini – Lui non si è opposto e non ha presentato alcun ricorso al provvedimento, un segnale inequivocabile. Stando alla nostra ricostruzione, il signore al momento di iscriversi alla lista in cui gli istituti attingono per le supplenze, ha compilato l’autocertificazione. E’ probabile che nell’autocertificazione non sia stato specificato il problema giudiziario in questione. Quando lui ha accettato di venire nella nostra scuola per svolgere le supplenze di storia e filosofia, in quel momento noi non avevamo i mezzi per sapere tutto di lui. Nel giro di poco tempo abbiamo ricostruito la sua posizione e da quel momento il suo rapporto con noi è stato interrotto. Non solo, abbiamo provveduto a segnalare la cosa all’ufficio scolastico regionale che dovrebbe prendere tutte le misure del caso affinché non si ripeta più una cosa del genere in altre scuole delle Marche».