REDAZIONE ANCONA

Radio Serena vive: "Saremo la voce di Osimo"

Dopo 41 anni, torna con una nuova veste l’emittente che in passato aveva conquistato la provincia. Al lavoro 15 appassionati

Radio Serena tornerà a trasmettere: un pezzo di storia osimana che dopo 41 anni arriva nella nuova veste di web radio, Radioserena.net, grazie al sodalizio tra il direttivo dell’associazione culturale Media Osimo e il Comune. L’emittente è nata negli anni Ottanta, diventando in poco tempo una delle radio più ascoltate nelle province di Ancona e Macerata. Fare musica e comunicazione istituzionale, ecco gli obiettivi che si è posta la radio che coprirà la vallata osimana. "Racconteremo la città, alterneremo voce e musica, daremo a Osimo un nuovo strumento di comunicazione", ha detto il sindaco Simone Pugnaloni alla presentazione al chiostro di San Francesco con il presidente dell’associazione Andrea Vignoni, il vicepresidente Andrea Burattini, il segretario Claudio Marini, Lorenzo Tacconi e l’avvocato Laura Cionco accanto al dj Antonio Patani, anima storica della radio. "La nuova radio potrà contare sulla collaborazione di 15 appassionati che si metteranno a disposizione nella creazione del palinsesto. Direttore artistico il dj Patani. Il sogno è diventare radio fm ma intanto con questo progetto si parte lunedì. Invito tutti a scaricare l’app sullo smartphone. Avanti tutta e buon ascolto". Socialità, divertimento e soprattutto tanta buona musica sono le anime di Radio Serena, la radio di Osimo che a settembre dell’anno scorso ha compiuto 40 anni. Con le lacrime agli occhi Patani e Giacomo Destro avevano animato la serata amarcord al circolo dell’Abbadia, frazione in cui nacque, presentando uno a uno i soci della radio, un fiore all’occhiello per la città di allora, rigorosamente apartitica e aperta a tutti, come una grande famiglia qual era. Attraverso una serie di filmati e ricordi accompagnati dalla musica, che hanno riempito di entusiasmo tutti, hanno ricordato quei tempi ai microfoni, le feste organizzate che hanno fatto il boom di presenze e i quattro soci scomparsi prematuramente.

Silvia Santini