Reddito di cittadinanza, beneficiari in calo

Dagli uomini over 50 rimasti senza lavoro alle madri sole con figli a carico, a ricevere il sussidio sono in tutto sessanta cittadini

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di Silvia Santini

Uomini over 50 rimasti senza lavoro, madri sole con figli a carico, sono diverse le tipologie e le fasce di età dei beneficiari del reddito di cittadinanza a Osimo, che fanno conto su quel beneficio per tirare avanti. In tutto sono 60 i richiedenti il reddito di cittadinanza in carico ai Servizi sociali del Comune e altrettanti quelli che si sono rivolti al centro per l’impiego, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. "I Puc, Progetti utili alla collettività, rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: i progetti infatti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l’impiego o al Servizio sociale del Comune", afferma il vicesindaco Paola Andreoni. I soggetti che hanno presentato istanza per la manifestazione di interesse per l’individuazione di enti pubblici e privati del terzo settore per l’attuazione dei Puc sono la Fondazione Duca Roberto Ferretti con il progetto "Selva pulita", l’istituto scolastico Mazzini con "Cittadinanza attiva", l’Anffas Conero onlus "Supporto attività e uscite educative" e "Cura e mantenimento degli ambienti", la Croce verde "Trasporto sicuro", "Sicurezza e prevenzione", "Pre scuola e assistenza al pasto", "Il tuo vicino", "Fianco a fianco", tutte a Castelfidardo, Fondazione Opere laiche lauretane e casa Hermes per attività di supporto a favore gli ospiti a Loreto, e a Osimo la Osimo servizi "Insieme per Osimo", la Asso con attività di supporto per il servizio di trasporto, nei refettori scolastici, negli asili, l’odv Ss. Annunziata e la confraternita Misericordia. Gli uffici dei Servizi sociali stanno portando avanti la procedura al termine della quale i progetti potranno prendere avvio. Principio cardine, ribadito più volte dalla normativa, è che le attività previste nell’ambito dei progetti non siano in alcun modo assimilabili a quelle da lavoro subordinato e che l’organizzazione delle medesime non debba sostituire le attività ordinarie, avendo quindi lo scopo di potenziare quelle già esistenti. Non tutti i soggetti beneficiari sono tenuti allo svolgimento del Puc comunque, ad esempio sono esenti tra tutti gli over 65, i disabili e coloro che hanno un carico di cura quale un figlio minore di tre anni o un componente del nucleo con disabilità.