
Il rendering con la nuova illuminazione
Burocrazia infinita, tra procedure e pareri, e così il restyling di corso Garibaldi rischia di partire in piena estate se non addirittura a inizio settembre. Di questo passo sarà difficile garantire la fine dell’intervento prima dell’edizione 2025 di ‘Ancona che brilla’ (compreso ‘Ancona che brinda’ legato al Capodanno), il natale anconetano. L’opera resta una priorità della giunta Silvetti, come ribadito ieri durante la commissione bilancio dell’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, ma c’è una serie di ostacoli e di lungaggini. A partire dal ‘nulla osta’ atteso da Palazzo del Senato, sede della Soprintendenza regionali dei beni culturali delle Marche. L’altro nodo è la nuova illuminazione del corso principale, sezione dedicata a una figura tecnica esperta del settore. Lo stesso Tombolini ha annunciato ieri che la partita economica del corso verrà divisa in due parti: "Dei 400mila euro che abbiamo investito per il restyling del corso 280mila saranno dedicati ai lavori, mentre la parte restante riguarderà gli arredi. Da qui la decisione di separare le due fonti di finanziamento in modo da poter procedere separatamente con i due capitoli di spesa, uno legato ai lavori pubblici, l’altro all’area beni e servizi. In questo modo le due sezioni potranno camminare autonomamente visto che la parte arredi potrebbe richiedere più tempo per l’ordine e così via".
Al netto di quanto affermato in commissione, all’assessore Tombolini abbiamo chiesto lumi sulla tempistica dell’intervento: "Il progetto è pronto da tempo – rassicura Tombolini – ma prima di poterlo portare in giunta per l’approvazione esecutiva abbiamo necessità di ricevere il via libera dalla soprintendenza. Le interlocuzioni tra gli uffici sono costanti e stando a quanto ci siamo detti, entro maggio il nulla osta dovrebbe arrivare. A quel punto, per attivare il mutuo messo a garanzia dell’intervento serviranno 30-35 giorni e poi i lavori dovrebbero subito partire. Mi sento dunque di dire che a inizio luglio ho piena fiducia che l’intervento parta, salvo ostacoli dell’ultima ora".
Il periodo più caldo dell’anno, con agosto in cui tutto si ferma, non è difficile immaginare uno slittamento naturale a settembre, ma a quel punto non ci sarebbero i tempi tecnici per tagliare il nastro prima dell’avvio delle feste natalizie e ciò significherebbe slittamento della consegna dei lavori a gennaio 2026. L’altra esigenza tecnica degli amministratori è l’illuminazione: "Abbiamo deciso di coinvolgere un light designer che dovrà impostare un bilanciamento perfetto tra la luce pubblica e le vetrine dei negozi. Potenza di luce, colori ecc dovranno essere uniformati per regalare una perfetta sintonia di luce lungo il corso" ha concluso Tombolini.
Pierfrancesco Curzi