Positivo al Covid, ricoverato da 80 giorni in terapia intensiva

Il record di un paziente della provincia di Ancona ancora grave per il virus. Ma i casi diminuiscono negli ospedali delle Marche

Uno dei reparti intensivi di Torrette dove l’attenzione al virus continua a restare molto

Uno dei reparti intensivi di Torrette dove l’attenzione al virus continua a restare molto

Ancona, 16 marzo 2022 - Da 80 giorni in terapia intensiva, ricovero record per un sessantenne residente in un comune dell’hinterland anconetano. È lui il paziente con il ricovero più lungo dall’inizio dell’emergenza pandemica all’ospedale di Torrette, ma molto probabilmente di tutte le terapie intensive Covid delle Marche dal marzo 2020 a oggi. Una degenza passata attraverso varie fasi, tra cui anche il collegamento all’Ecmo, il macchinario per l’ossigenazione extracorporea, utilizzato per i casi più gravi di polmoniti interstiziali bilaterali.

Con i casi in terapia intensiva in costante riduzione nelle Marche, appena 12 secondo l’ultimo rilevamento (-2 rispetto a ieri), a Torrette restano 7 pazienti Covid tra cui il sessantenne in questione. Con lui, anch’essi non vaccinati contro il Covid, ci sono altri pazienti intubati e indotti in coma da oltre un mese. La conferma di come le degenze in rianimazione legate alla pandemia siano molto più lunghe di quelle ordinarie e richiedano cure molto più speciali e attente. Tutti questi pazienti nel frattempo si sono negativizzati, ma a restare sono le conseguenze a livello polmonare provocate dal Covid, una brutta bestia che lascia solchi profondi e in molti casi ha portato alla morte. Dopo aver raggiunto una soglia di 25 pazienti ricoverati in contemporanea, per il 75-80% non vaccinati (i restanti immunodepressi e con gravi patologie pregresse) in questa quarta ondata, ora il numero è sensibilmente calato.

La divisione di rianimazione ha chiuso da alcune settimane la sua area Covid e si sta occupando degli altri pazienti rianimatori. A Torrette resta alto il numero dei pazienti in malattie infettive, ieri 33, crocevia tra chi riesce a uscire dall’incubo e chi invece peggiora fino al necessario trasferimento in intensiva. A questi si devono aggiungere i 15 in sub-intensiva presso la medicina d’urgenza.

Migliore la situazione negli altri ospedali della provincia: 4 al Salesi, 5 all’Inrca, 11 a Jesi e da ieri zero a Senigallia. Il Covid però non è soltanto ricoveri ospedalieri. Nella comparazione delle ultime due settimane, nelle Marche, sono 3.558 casi di positività in più con una percentuale di crescita del 41,9%. Nell’ultima giornata 3.271 casi rilevati e incidenza ogni 100mila abitanti che galoppa a 862,99 (ieri 792,52); è risultato positivo il 44,2% dei 7.398 tamponi del percorso diagnostico. In totale eseguiti 8.963 test tra i quali 1.565 del percorso guariti. TLa provincia di Ancona torna vicina a mille casi giornalieri (940). Il numero più alto di casi tra le fasce d’età è stato rilevato in quella 25-44 anni (821) seguita da 45-59 anni (776) e 60-69 anni (355).