
"Rifiuti, si convochi un Consiglio aperto"
Impianto Edison per il trattamento dei rifiuti pericolosi e non alla Zipa, oggi è il giorno della verità: alle 17.30 si parlerà del progetto dal punto di vista tecnico in commissione consiliare. Ma le liste civiche di opposizione "Jesiamo", "PattoxJesi" e "Per Jesi" tornano all’attacco e chiedono "un Consiglio comunale aperto sull’argomento, trattandosi di questione in vero preoccupante e di enorme rilevanza per la salute pubblica e per l’impatto ambientale". È finita al centro delle polemiche la "piattaforma polifunzionale per il recupero e il trattamento di rifiuti pericolosi (e non)", proposta da Edison Next. Per le opposizioni, l’amministrazione comunale sarebbe rea di non avere informato da luglio dell’anno scorso la città che era stata aperta un’istanza preliminare al Paur, con tanto di conferenza dei servizi. "Lo ha fatto – sostengono le civiche – nel più assoluto silenzio e in spregio alla sbandierata partecipazione di cui si è sempre fatta vanto". Per il sindaco Lorenzo Fiordelmondo c‘è tutto il tempo (un tempo lungo ha detto in aula) per i consiglieri comunali di esaminare il progetto e di decidere secondo le loro valutazioni, spettando l’ultima parola al Consiglio. "Abbiamo davanti un tempo lungo per decidere? Forse – replica il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini che, assieme al comitato di imprenditori della Vallesina, sta dando battaglia sul tema –. Nel frattempo, il sindaco ha dimenticato di dire che avendo il proponente optato per il deposito di un’istanza preliminare al Paur, i tempi per il successivo rilascio del provvedimento si dimezzano". "È inaccettabile – incalzano le civiche – la totale mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini e l’assenza di ogni forma di conoscenza e di condivisione della stessa idea progettuale di un impianto che dovrebbe essere realizzato in una zona fortemente antropizzata per la presenza di tante aziende e di centinaia di lavoratori, e a poche centinaia di metri dal centro di cottura dei pasti destinati alle scuole. Impianto che tratta rifiuti pericolosi, tra cui l’amianto. La procedura di valutazione, nel silenzio generale, è iniziata addirittura un anno fa con una serie di pareri, compreso quello del Comune di Jesi. I gruppi consiliari sono stati convocati per la commissione di domani (oggi, ndr) soltanto dopo che la notizia è trapelata, con malcelato nervosismo dell’amministrazione. Abbiamo depositato richiesta di Consiglio aperto su una questione in vero preoccupante e di enorme rilevanza per salute pubblica, impatto ambientale".