
Una bella sorpresa ha accolto i partecipanti alla deposizione di corone d’alloro nei luoghi della memoria della città che tradizionalmente...
Una bella sorpresa ha accolto i partecipanti alla deposizione di corone d’alloro nei luoghi della memoria della città che tradizionalmente si tiene la vigilia della Festa di Liberazione. In Via delle Orfane hanno infatti ritrovato ripulita e ben leggibile la lapide in memoria dei partigiani Armando Magnani e Primo Panti, qui fucilati da un plotone fascista l’8 e il 9 febbraio del 1944. Attorno alla lapide sono ancora ben evidenti i fori dei colpi di fucile sparati per eliminare i due partigiani.
Armando Magnani, 52 anni, di Belvedere Ostrense dove faceva l’elettricista, venne arrestato in quanto trovato in possesso di armi e fucilato alle 10 del mattino dell’8 febbraio: il suo corpo restò abbandonato sul luogo dell’esecuzione fino alle sera. Lo stesso giorno don Arduino Rettaroli e don Gino Paoletti intervennero in favore di Augusto Bernacchia che i fascisti avrebbero voluto fucilare insieme al Magnani: gli fu risparmiata la vita, ma dovette assistere all’esecuzione del compagno. Il giorno dopo, nello stesso luogo venne fucilato, verso le ore 17, Primo Panti, muratore jesino trentenne catturato in un rastrellamento a Staffolo. Ripulito anche il monumento ai caduti dei giardini.