FABRIANO63SANT’ANTIMO68
RISTOPRO FABRIANO: Pierotti 23, Gnecchi 5, Dri 7, Carta 3, Molinaro 8; Pisano 3, Romagnoli ne, Centanni ne, Ottoni ne, Scanzi 4, Hadzic 10, Scandiuzzi. All. Niccolai
SANT’ANTIMO: Lucas 2, Rota 14, Jurcek 14, Lenti 14, Ruggiero 8; Spinelli ne, Spernanzoni ne, Spizzichini 7, Berra 2, Mehmedoviq 6. All. Gandini
Arbitri: Silvestri di Roma e Valletta di Montesilvano (Pe)
Parziali: 11-15 20-37 44-54 63-68
Quello che di fatto era uno scontro diretto in chiave play-in tra due quintetti a pari classifica va al Sant’Antimo che vince con merito al PalaChemiba contro una Ristopro a lungo in difficoltà e con pessime percentuali offensive per metà gara. Finisce 63-68 nonostante una orgogliosa rimonta.
Al via coach Niccolai presenta come previsto nei 12 il nuovo acquisto Hadzic, arrivato in settimana dal Chieti, che però parte seduto: alla fine segnerà comunque 10 punti in 27 minuti sul parquet.
Si segna poco nel primo quarto ma segna poco soprattutto la Ristopro che fa una grande fatica a trovare il canestro chiudendo sotto al 10’ 11-15.
Difficoltà fabrianesi anche nel secondo quarto: Rota prova a far scappare i campani, Pierotti, ormai rientrato pressoché a pieno servizio tiene relativamente vicini i suoi (18-26 al 15’) ma il finale di frazione è tutto di marca Sant’Antimo con i canestri di Lucas e e Ruggiero che dilatano il vantaggio alla pausa lunga sul 20-37.
Prima metà di gara da dimenticare per i biancoblù che vanno al riposo lungo con 0/10 da tre e meno della metà dei rimbalzi catturati rispetto agli avversari (14-29). C’è una montagna da scalare per il quintetto di coach Niccolai ma Sant’Antimo è solido e al 25’ è ancora avanti 30-50.
Proprio Hadzic prova a suonare la carica (38-52 al 28’) ma Sant’Antimo al 30’ conduce ancora 44-54. Fabriano è sempre più vicina (50-56 al 32’) e un match a lungo dominato si complica per i campani che si affidano per respirare al canestro di Rota (52-62 al 36’).
La Ristopro tuttavia non molla e con Gnecchi sbaglia il tiro del -3 al 39’ (57-62): a quel punto i liberi di Lenti chiudono il discorso nonostante i canestri di un Pierotti come ai tempi migliori preinfortunio.