Sanità, addio Marche Nord. La riforma è legge

Ieri l’approvazione in Regione: cancellata l’Asur, dal 2023 arrivano le 5 Ast provinciali. E dai sparisce l’azienda ospedaliera

Dopo una maratona di tre giorni di dibattito il consiglio regionale ha dato il via libera a maggioranza (19 favorevoli, 8 contrari, due astenuti) alla proposta di legge n.128, ad iniziativa della giunta, sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale: 50 articoli che ridisegnano l’assetto complessivo nelle Marche e che nel corso della discussione sono stati accompagnati da 170 emendamenti (oltre 100 presentati dal Pd, oltre 40 da Luca Santarelli di Rinasci Marche e altri della capogruppo M5s Marta Ruggeri). Lungo, e a tratti aspro il dibattito sulla legge che supera l’era dell’Azienda sanitaria unica regionale iniziata nel 2003 per dar vita a 5 Aziende sanitarie territoriali (Ast). Il provvedimento ha raccolto il voto favorevole della maggioranza, la contrarietà del Pd e di Rinasci Marche, e l’astensione di M5s e Simona Lupini (Gruppo Misto). In sintesi, a livello organizzativo, saranno le nuove Ast di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro-Urbino; l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’Inrca di Ancona. Ciascuna Ast si articolerà in distretti, dipartimenti (tra cui quello di Prevenzione) e uno o più presidi ospedalieri. L’Azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord" sarà incorporata nell’Ast di Pesaro e Urbino.

"La riorganizzazione del sistema sanitario nelle Marche porterà ad avere prestazioni mediche in tempi più veloci", ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. "Attualmente c’è una lunghissima lista di attesa derivante dal fatto che la produzione dei servizi sanitari avviene in modo difforme – ha detto l’assessore – e questo non può determinare un livello omogeneo di prestazioni in tutta la regione". Sul fronte delle scadenze dei dirigenti (a fine novembre) e le nomine di quelli nuovi (le Ats dovranno essere operative da gennaio 2023), l’assessore ha osservato: "E’ l’ultimo dei problemi che dobbiamo affrontare in questo momento".

Ci sarà tempo per verificare cosa cambierà, ma è evidente che la giunta regionale vorrà cambiare tutto a livello di dirigenti. "Avevamo promesso ai marchigiani una nuova sanità e abbiamo mantenuto la promessa. Con l’approvazione della riforma dell’organizzazione regionale sanitaria facciamo il primo, storico passo verso la risoluzione concreta dei problemi – dice Riccardo Augusto Marchetti – ereditati dalle giunte di sinistra".