
La telecamera distrutta (Foto Emma)
Ancona, 20 marzo 2016 - «Prima l’hanno presa a sassate, poi l’hanno colpita con un bastone». Così hanno distrutto una delle sei telecamere appena installate lungo il perimetro della scuola primaria ‘Faiani’ di via Oberdan. A denunciarlo sono le insegnanti dello stesso istituto, basite per i continui atti vandalici ai quali l’istituto è sottoposto. Preso di mira da mesi, facendo prima ripetutamente irruzione nel giardino della scuola per prendere a calci i giochi dei bambini, poi lanciando e spaccando con mattoni alcune finestre, quindi dando fuoco ai disegni fatti dagli alunni per cercare di sensibilizzare una baby gang che, purtroppo, ha messo sotto scacco l’istituto. L’ennesimo episodio è accaduto venerdì, poco dopo le 17.
E’ intorno a quest’ora, infatti, che il filmato della telecamera si interrompe. «Ora basta, i colpevoli vanno trovati e bisogna prendere provvedimenti seri – sbotta lo stesso assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi. – Abbiamo messo quelle telecamere per rendere più sicura quella zona pochi giorni fa, e una è già stata distrutta da un gruppo di ragazzi. Sono stati tutti ripresi – prosegue – e la polizia non impiegherà molto per trovarli». La denuncia è stata sporta nel primo pomeriggio di ieri in questura. La baby gang, invece, è sempre la solita: «quella notata e più volte segnalata anche dagli stessi residenti – proseguono dalla scuola –, che non appena notano qualcosa di sospetto chiamano il 113».
Ragazzini lungo via Monina, la strada che collega via Montebello con via Oberdan e che lì fanno di tutto «dal bere a fumare spinelli». Tutti giovani, «probabilmente alcuni pure minorenni» aggiungono. Una scuola che, recentemente, era stata ulteriormente illuminata a seguito di un interessamento di Foresi che, per garantire una maggiore sicurezza, aveva anche trovato i fondi per installare le videocamere. «Poste ad un’altezza di quattro metri – prosegue l’assessore – le altre sono ancora integre» e potrebbero quindi aver ripreso i vandali da diverse angolazioni. Ragazzini di cui «probabilmente i genitori non sanno come trascorrono i loro pomeriggi – continuano gli insegnanti. Alla fine di gennaio avevano spaccato anche la lapide di via Monina. Danni su danni, anche ingenti, al punto che sempre l’assessore Foresi aveva deciso di far alzare le ringhiere di protezione della scuola affinché non potessero più essere scavalcate. Eppure tutto ciò sembra non bastare anche se questa volta, con la distruzione della telecamere, ci sono anche delle immagini dalle quali la polizia potrà tirare fuori nomi e cognomi.