
I lavori per la realizzazione del by-pass ferroviario
"Cinque giorni", dalla notifica dell’atto, per effettuare "gli interventi" richiesti. Sia quelli di messa in sicurezza, sia quelli per eliminare le pozze e, con esse, anche il rischio della presenza di insetti. Il contenuto dell’ordinanza sindacale pubblicata mercoledì sull’albo pretorio del Comune è relativa al "ripristino delle condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie del cantiere bypass ferroviario". Ordinanza con la quale il sindaco Stefania Signorini, forte della missiva dell’Ast di Ancona che aveva riscontrato alcuni ristagni d’acqua (tanto da determinare un ambiente potenzialmente "favorevole alla proliferazione delle zanzare") e la recinzione "collassata", ha ordinato alla ditta Ricciardello, che sta eseguendo i lavori del bypass, di metterla in sicurezza "ripristinando la recinzione al fine di impedire l’accesso a persone non autorizzate; di rimuovere l’acqua stagnante presente all’interno delle vasche; provvedere alla copertura e/o al riempimento delle vasche allo scopo di prevenire eventuali nuovi ristagni; di mettere in atto ogni iniziativa utile atta ad evitare il ripetersi dell’accumulo di acque".
Inoltre il sindaco Signorini ha chiesto all’impresa – incaricata da Rfi – di "provvedere ad eseguire tutti gli interventi sopra indicati entro cinque giorni dalla notifica del presente atto". Una volta arrivati alla "conclusione dei lavori", la ditta dovrà "inoltrare entro cinque giorni" la "documentazione fotografica attestante l’avvenuta realizzazione di tutti gli interventi eseguiti allo scopo di attestare il ripristino delle condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie". L’Ast di Ancona, infatti, rispondendo al presidente del Comitato Fiumesino Franco Budini – che aveva segnalato le pozze – e informando il sindaco, aveva chiesto di rimuovere i ristagni d’acqua dalle vasche nell’area del cantiere del bypass al fine di "contenere il rischio sanitario e prevenire eventuali focolai di Dengue o altre malattie trasmesse dai vettori". Questo perché, sempre l’Ast, aveva sottolineato come, "tale situazione rappresenta un ambiente favorevole alla proliferazione di zanzare, potenziali vettori di arbovirosi come il virus Dengue, oltreché di altri insetti". Contestualmente era stata richiesta la sistemazione della recinzione di via delle Caserme, onde evitare l’accesso di intrusi. A quella missiva, perentoria, aveva fatto seguito l’ordinanza di mercoledì di Signorini. Il sindaco, sulle nostre colonne, aveva anche ricordato un’importante misura. Ovvero che nell’ultima variazione di bilancio era stato previsto uno stanziamento specifico per "gli interventi di disinfestazione contro le zanzare Dengue", pur augurandosi che questo non sia necessario.