Il tono è di quelli costruttivi e, chiarisce, non vuole affatto ergersi a "moralista". Ma, almeno stavolta, il giovane consigliere di opposizione Giacomo Petrelli (Pd), dice di aver "apprezzato le parole del sindaco di Ancona (Daniele Silvetti) e la sua posizione in merito al concerto di Baby Gang". E spiega il motivo: "Perché se uno fa un ragionamento di tipo politico, non può non tenere conto dei contenuti educativi. D’altronde io lo avevo sostenuto già ai tempi dell’evento in piazza Cavour con Lo Zoo di 105 alla Notte Bianca: le Istituzioni hanno un ruolo in questo". Per certi versi, Petrelli, sembra avallare l’azione del primo cittadino e la volontà di dissociarsi dalla scelta commerciale: "Anche chi gestisce il PalaPrometeo (il Consorzio Ancona per lo sport, ndr), sicché stiamo parlando di un luogo del Comune, avrebbe dovuto tener conto della scelta dell’ospite". Poi, però, torna subito a bacchettare Silvetti: "Lui sembra non poter fare mai niente, non ha margine di manovra, viene a sapere le cose all’ultimo e cade dalle nuvole. È facile prendere posizione dopo, per quanto sia condivisibile".
A sorpresa, quindi, il dem si mostra in disaccordo con "i colleghi di minoranza Carlo Pesaresi e Francesco Rubini", che avevano apprezzato l’invito-appello dell’avvocato Andrea Nobili. "Non condivido l’idea di portare Baby Gang nelle scuole: ci sono tanti altri esempi virtuosi – chiarisce – Poi ognuno è libero di fare la sua musica, ma i testi e i messaggi che veicola non sono da promuovere in una scuola". Insiste: "A Pesaresi e Rubini dico anche che non condivido il fare queste proposte un po’ trasgressive, proprie di alcuni ambienti intellettuali di sinistra: la trasgressione vera è avere il coraggio di veicolare contenuti seri e fare battaglie sull’educazione affettiva, sessuale, civica. Questi sono i profili che dovrebbero arrivare nelle scuole. Rispetto molto i colleghi. Come noto tra noi c’è un bel rapporto di collaborazione nell’opposizione a questo governo cittadino. Ma su questa cosa debbo dissentire". S’immedesima studente: "Quand’ero rappresentante d’Istituto al Galilei abbiamo fatto assemblee con i carabinieri, le associazioni che combattono la criminalità, lezioni sulla legalità che coinvolsero una larga platea di ragazze e ragazzi, stimolando i giovani in una riflessione profonda. Testimonianze sane, non certo per ripulire l’immagine di qualcuno", chiosa Petrelli su Baby Gang.
gi. gia.