Fabriano, speaker di basket licenziato per un post su Facebook

Dopo sei anni, il basket fabrianese non avrà più la sua voce narrante al PalaGuerrieri: Lorenzo Ciappelloni è stato messo alla porta

Lorenzo Ciappelloni non sarà più la voce della Janus Ristopro

Lorenzo Ciappelloni non sarà più la voce della Janus Ristopro

Fabriano (Ancona), 21 novembre 2019 - Un post e si perde il posto. Da domenica, dopo sei anni, il basket fabrianese non avrà più la sua voce narrante al PalaGuerrieri, perché lo speaker capopopolo (ma anche addetto stampa e radiocronista pasionario delle gare esterne) Lorenzo Ciappelloni è stato messo alla porta dalla Janus-Ristopro dopo l'uscita galeotta su Facebook.

"Mi dissocio dalla gestione comunicativa", aveva scritto via social in merito alla vicenda del mancato reintegro in squadra del capitano Gatti, fresco di recupero da un infortunio. Tempo poche ore e il club, dopo aver emesso comunque il comunicato, gli ha tolto incarico e microfono. "Scelta obbligata ed inevitabile", sussurrano dall'entourage dirigenziale sul chiaro caso di insubordinazione aziendale. "Lo rifarei? Non so: è stato un gesto di impulso, di pancia, ma sono stato vero", i tormenti dell'ormai ex storyteller cestistico del team secondo in classifica in serie B e seguito in media da 1.500 spettatori accalcati sui gradoni del palas.

Ad esortarli c'è sempre stato lo speaker simil ultras che la domenica fa schizzare i decibel ad ogni canestro biancoblu con la sua colorita e trascinante dialettica, ma negli altri giorni della settimana dal 2014 ha sempre vestito i panni del fido collaboratore operaio in versione factotum organizzando trasferte in pullman, vendendo biglietti e sgobbando dietro le quinte per assecondare le richieste dei giocatori. Incalzato dal Carlino, dimostra di aver comunque appreso la lezione, concedendo - almeno a taccuini aperti - ben poco. "Ho parlato di gestione comunicativa e non di scelte societarie mai contestate e sempre pienamente legittime: e qui mi fermo".

Traduzione: non ha accettato di scrivere (secondo lui) mezze verità. Perché stando alla versione societaria il capitano clinicamente appena guarito avrebbe chiesto di sua sponte di non partecipare più agli allenamenti lasciando la Janus, mentre secondo altre ricostruzioni gli sarebbe stato proposto dal club un ruolo da 'ottavo senior' (cioè spettatore fisso in tribuna, salvo infortuni di compagni di squadra), ritenuto inaccettabile. Insomma, due versioni non esattamente collimanti sul divorzio dal giocatore a cui è immediatamente seguto quello dall'addetto stampa.

"Ho perso - ammette Ciappelloni - il lavoro-passione che ha segnato profondamente la mia vita, ma non l'amore per il basket: al palas tornerò da tifoso. Amo questo gioco e sono orgoglioso del mio percorso di crescita". Parole di cuore, quel cuore che lo ha tradito per un incauto clic di troppo. Perché al netto di rumors, detti e non detti, e inciampi solleticati dall'impeto giovanile (Lorenzo ha 24 anni), la morale è sempre quella: occhio al boomerang social. Quindici anni fa ci si sfogava al chiuso di un bar tra una briscola e un aperitivo o sotto i ferri del barbiere, senza detonatori né tracce scritte: oggi che la piazza é virtuale e non reale, la grancassa del web fa brutti scherzi. Maneggiarla con cura é il minimo sindacale per evitare guai.

       Alessandro Di Marco