REDAZIONE ANCONA

Strage di Corinaldo, Di Puorto condannato a tre anni per rissa Colletti bianchi, processo al via

E’ costata cara a Ugo di Puorto una rissa avvenuta nell’estate 2019 davanti alla chiesa della Cavazzona e al cimitero di Castelfranco Emilia. Al giovane, già condannato a 12 anni e mezzo (in Appello) per la strage di Corinaldo (quando l’8 dicembre del 2018 cinque ragazzi minorenni e una mamma morirono nella calca alla discoteca Lanterna Azzurra generata dal una gang partita dal Modenese che spruzzò spray al peperoncino per commettere furti) ieri sono stati inflitti altri 3 anni di carcere nell’ambito di un’inchiesta nata come costola di quella della strage. Insieme a Giovanni Mormone, padre di Raffaele, un altro ragazzo condannato per i fatti di Corinaldo, e a ulteriori due persone, era accusato a vario titolo di detenzione abusiva di armi, detenzione di droga, ricettazione, rissa, violenza privata, il tutto aggravato dal metodo mafioso. Ieri i quattro imputati sono stati tutti condannati con rito abbreviato in tribunale a Bologna. Era l’agosto di tre anni fa, erano andati tutti al funerale di un compnente della gang di Corinaldo morto in un incidente stradale, quando fuori dalla chiesa Di Puorto litigò con un ragazzo per una lattina di the freddo lasciata a terra. Per Ugo Di Puorto, gia condannato a 12 anni per la strage e in attesa dell’ultimo atto in Cassazione, un ulteriore fardello da scontare. Intanto ieri è iniziato il processo contro la commissione di vigilanza. Citati oltre mille testimoni.