PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Striscioni contro l’impianto di cremazione. Alcuni rimossi, altri dati alle fiamme

Sono comparsi a Tavernelle per ribadire il no al progetto. L’intervento del Comune, ma è giallo sui roghi

Sono comparsi a Tavernelle per ribadire il no al progetto. L’intervento del Comune, ma è giallo sui roghi

Sono comparsi a Tavernelle per ribadire il no al progetto. L’intervento del Comune, ma è giallo sui roghi

Impianto di cremazione all’interno del cimitero di Tavernelle, ieri mattina in vari punti del quartiere in questione sono spuntati una serie di striscioni ‘artigianali’, poi fatti rimuovere dal Comune e dalle forze dell’ordine. In realtà una serie di pezzi di stoffa bianchi, simili a lenzuola, affissi nei punti stradali più evidenti. Sugli striscioni una serie di slogan realizzati con bombolette spray e pennarelli, soprattutto di verde, il colore del comitato ‘Aria Nostra’. "La salute non si vende", "L’aria nostra non si tocca. No al crematorio", "Io cremato nel mio quartiere", "La salute è un diritto" e diversi altri. Dietro la campagna di affissione di questi striscioni non sembra esserci direttamente il comitato in questione i cui vertici, contattati dal Carlino, hanno detto di non essere a conoscenza di queste operazioni. È probabile che gli autori abbiano agito ieri mattina presto per non essere individuati evitando dunque dei guai, visto che affissioni del genere non sono autorizzate.

Il problema legato al presunto inquinamento prodotto dal futuro impianto, i cui lavori dovrebbero partire tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, però non fa stare tranquille le migliaia di residenti del quartiere di Tavernelle. Una contrarietà netta, e forse tardiva visti i tempi d’ingaggio, emersa con forza durante l’assemblea pubblica di alcune settimane fa nell’area della chiesa del Pozzetto, la base del comitato. Proprio nei pressi del Pozzetto un paio di quegli striscioni attaccati alla segnaletica stradale o nelle siepi, sono stati dati alle fiamme. Ritenendo impossibile che siano stati i dipendenti del Comune o le forze dell’ordine, non è da escludere l’atto di privati cittadini in dissenso con la linea del comitato. Da qui in avanti sono settimane decisive per l’impianto, realizzato di fronte alla casa del commiato del cimitero, e di conseguenza per tutte le famiglie residenti a Tavernelle. Oggi una delegazione del comitato ‘Aria Nostra’ seguirà i lavori del Consiglio regionale per quanto riguarda l’interrogazione presentata dalla consigliera Marta Ruggeri del Movimento 5 Stelle. La Ruggeri nel suo quesito interrogherà oggi presidente e giunta attraverso due punti principali, a partire dalla mancata promulgazione di un Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei forni crematori da parte della squadra di Acquaroli. Ben più incisivo il secondo punto: "Chiedo se è intenzione di porre in essere ogni utile azione nei confronti del Comune di Ancona finalizzata a introdurre la moratoria dei procedimenti volti alla realizzazione del nuovo forno crematorio, sospendendone di fatto la realizzazione fino all’adozione del Piano regionale" si legge nel testo dell’interrogazione della Ruggeri.

Pierfrancesco Curzi