Stupro Ancona, ragazza di 14 anni sotto choc: "Violentata dal fidanzatino"

Passetto, denuncia il giovane, anche lui minorenne, di abusi. Soccorsa e portata in ospedale

Violenza

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Ancona, 13 luglio 2019 - Ambulanza e pattuglie della polizia a sirene spiegate che arrivavano a gran velocità in direzione Passetto per poi entrare in pineta e fermarsi davanti all’ascensore. E’ questo lo scenario presentatosi a quanti, giovedì notte, stavano trascorrendo la serata tra il Viale e la spiaggia. Molti gli adulti presenti, ma soprattutto tantissimi i giovani che si erano ritrovati a far baldoria nella zona delle grotte, ognuno con il proprio gruppetto. Nessuna festa organizzata, ma solamente la spiaggia come punto di ritrovo, come avviene ormai ogni estate e quasi quotidianamente.

L'ambulanza arrivata al Passetto
L'ambulanza arrivata al Passetto

Ad un certo punto, tra la domanda di uno e la domanda di un altro per capire cosa era accaduto, spunta una parola che fa rabbrividire: «C’è stato uno stupro». Nel frattempo i poliziotti e il personale sanitario del 118 si fiondano in direzione della spiaggia per raggiungere il luogo nel quale è avvenuta la presunta violenza sessuale, ai danni di una ragazzina di 14 anni da parte di un ragazzino di 2 anni più grande. Il luogo da raggiungere è lontano e isolato. Si tratta di quella che gli anconetani conoscono come ‘il quadrato’ ed è situata oltre la ‘seggiola del Papa’. Là, si trova l’ultima grotta, completamente isolata dalle altre.

‘Il quadrato’ perché, scavalcati dei massi, ci si trova appartati in un’area pianeggiante coperta per due lati dalla falesia, di fronte il mare, e come ingresso vi è un sentiero di sassi che taglia una parete rocciosa. Anche questa zona sembra essere a sé, distaccata dal resto della spiaggia. Lì, ad attendere i poliziotti, vi era la ragazzina in lacrime, che continuava a ripetere: «Mi hanno stuprata. Mi hanno anche drogata e poi stuprata». La giovane non era in sé. Immediatamente soccorsa dal personale medico e infermieristico del 118, è stata quindi fatta distendere sulla barella e poi accompagnata, coperta interamente da un telo che andava dai piedi fino alla testa in modo tale da garantirle la privacy una volta che avrebbe attraversato i vari capannelli di gente che si erano formati dalle grotte alla pineta. Immediatamente trasportata al vicino ospedale pediatrico Salesi, la ragazzina è stata visitata dai medici e sottoposta a tutti gli esami del caso per essere dimessa successivamente.

Anche il presunto violentatore, indicato proprio dalla ragazzina, è stato accompagnato in questura per essere ascoltato dagli uomini della Squadra Mobile che hanno avvisato la Procura dei Minori e avviato le indagini. Ascoltati anche altri giovani che si trovavano in sua compagnia. La vicenda ha ancora contorni poco chiari. Per il momento si sa che la giovane, insieme al presunto violentatore e ad un’altra coppietta, si era recata nella zona del ‘quadrato’. Più tardi, intorno alle 22.30, è stata vista da un grottarolo che, allarmato dalle urla: «Aiuto, aiuto, mi hanno stuprata. Mi hanno messo della droga in quello che ho bevuto», le è andato subito incontro per soccorrerla. La giovane è stata vista quasi non reggersi in piedi, come se fosse stordita dall’alcol. Apparentemente non era ferita ma su tutti questi dettagli e su quanto è accaduto, dovranno far luce gli uomini della Mobile che, vista la delicata situazione, stanno lavorando nel massimo riserbo. Per ora si sa solo che non ci sono arresti né fermi e che il presunto stupratore dovrà essere ascoltato nuovamente così come la ragazzina.