
Sette minuti di applausi per Madama Butterfly ad Ancona, con Papatanasiu e Angelico protagonisti di una serata memorabile.
Sette minuti di applausi per "Madama Butterfly", in scena venerdì al Teatro delle Muse di Ancona, dove sarà replicata oggi (ore 16.30). A cento anni dalla morte del suo autore, Giacomo Puccini, l’opera ha conquistato il pubblico del Massimo dorico, grazie innanzitutto a un cast di prim’ordine, amalgamato in tutte le sue parti, in cui ha spiccato il soprano Myirtò Papatanasiu, al debutto nel ruolo di Cio-Cio-San.
Impeccabile la direzione del maestro Francesco Angelico, oggetto di ovazioni al pari della cantante, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini e del Coro Lirico Marchigiano Bellini preparato da Francesco Calzolaro. Un grande successo per l’opera co-prodotta dalla Fondazione Teatro delle Muse, dal Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e dalla Rete Lirica delle Marche. Merito anche di un’ambientazione tradizionale e di una regia ‘firmata’ dalla compianta Renata Scotto, e ripresa da Renato Bonajuto, suo ex collaboratore.
Grandi applausi per la Papatanasiu, si diceva, la cui vocalità ha accompagnato magistralmente il cambiamento psicologico della protagonista, da ingenua sposa quindicenne a donna disillusa e tradita, donando al personaggio la ieraticità dei gesti giapponesi e l’elegante bellezza della sua sottile figura. Francesco Angelico, al debutto in Italia per quel che riguarda la lirica, ha saputo sviscerare l’estrema ricchezza della partitura, in cui si riflettono tutte le inquietudini degli albori del ‘90.
L’allestimento fisso ed essenziale, curato da Laura Marocchino, abbinato ai raffinati costumi di Artemio Cabassi, che scandisce l’attesa della giovane, abbandonata dal suo sposo americano che l’ha abbandonata dopo le nozze, e che tornerà con la ‘vera’ moglie americana per riprendersi il figlio che nel frattempo lei ha partorito. E’ il sogno infranto di un amore, ma anche di una vita migliore, con sullo sfondo lo ‘scontro’ tra violento colonialismo e delicatezza orientale.
Ad accompagnare Batterfly nel suo percorso di sofferenza ci sono la fida cameriera Suzuki, interpretata con perfetta adesione al ruolo da Manuela Custer. Altrettanto si può dire degli altri due protagonisti, Sergio Vitale (Sharpless) e l’appena trentenne Giuseppe Infantino (Pinkerton), promettente tenore dal bel timbro vocale. Bravi e in parte anche Raffaele Feo (Goro), WooSeoc Choi (Principe Yamadori), Yongheng Dong (lo zio Bonzo) e Valentina Dell’Aversana (Kate Pinkerton), assieme a Rza Khosrovzade (Commissario imperiale) Alessandro Pucci, Valentina Chiari, Tamara Uteul. Applauditissima la piccola Ashlly Perez, nelle vesti del figlio di Butterfly, un’attrice nata.