
L’ospedale di Torrette colma il vuoto tra cure ospedaliere e hospice: "Una giornata storica per tutti"
L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche lancia un nuovo progetto per le cure palliative, colmando il vuoto tra cure ospedaliere e hospice. Il Team Palliazione, guidato dal dottor Umberto Maria Ripani, direttore della Medicina del Dolore, si occuperà di pazienti non più arruolabili a cure specifiche, garantendo loro una migliore qualità della vita. Il progetto, presentato ieri mattina, vede la collaborazione di diverse figure specialistiche, tra cui algologi, palliativisti, oncologi, psicologi, infermieri e coordinatori ospedalieri per fornire un supporto completo ai pazienti e alle loro famiglie. "Una gran bella giornata per tutti noi – ha dichiarato il direttore generale Armando Marco Gozzini – serviva un cambio di passo e questo progetto ci consentirà un innalzamento del livello delle cure".
Il Team Palliazione rappresenta un’eccellenza tutta marchigiana e una novità assoluta a livello nazionale per le strutture ospedaliere che non dispongono di un hospice. L’iniziativa è nata dalla necessità di gestire un numero sempre più elevato di casi, che solo nel 2024 ha superato i 1000 (il 70% dei quali affetti da patologie oncologiche). Ogni anno si registrano circa 400 nuovi casi presi in carico dal reparto diretto da Ripani. Annunciata anche una collaborazione con il Pronto Soccorso e gli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative, diretta dalla prof Erika Adrario che saranno presenti nel reparto per condividere i percorsi terapeutici più adatti.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Salvatore Giordano, ex direttore di Confindustria Marche Nord, per la donazione di 5 tablet che saranno utilizzati per la gestione dei casi clinici. "Sono in primis un paziente e soffro di dolore cronico e atroce a causa del nervo sciatico – ha dichiarato – il mio è un gesto di umana solidarietà perché so bene di cosa stiamo parlando". Simone Pizzi, responsabile del centro di riferimento per la terapia del dolore e le cure palliative pediatriche del Salesi ha sottolineato l’importanza di questo nuovo sistema complementare della palliazione: "Oggi il tasso di sopravvivenza è aumentato grazie alla tecnologia soprattutto per i pazienti pediatrici. Quando parliamo di cure palliative dobbiamo mettere insieme corpo, mente e spirito. Deve essere un percorso di speranza". Soddisfatto anche il Rettore della Politecnica Gian Luca Gregori che ha ricordato come i percorsi di specializzazione siano cresciuti da 33 a 41 e gli iscritti da 600 a più di 900.
Ilaria Traditi