"Temiamo i positivi asintomatici"

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C’è grande preoccupazione per l’inizio dell’anno scolastico in Valmusone da parte dei presidi che ancora una volta devono, senza sconti, vedersela con il Covid. "Stiamo ricevendo segnalazioni di positività sia da parte di alunni che di personale e quindi, inevitabilmente, il rientro sarà complicato – conferma il dirigente dell’istituto superiore "Laeng-Meucci" di Osimo-Castelfidardo Angelo Frisoli -. Le sanificazioni sono state effettuate, come sempre, ma il problema è che molti sanno di essere positivi, hanno già fatto il tampone per il contatto avuto con positivi magari, e io temo che qualcuno non lo sappia e quindi venga a scuola da asintomatico. Speriamo bene che si possa iniziare nel modo migliore ma siamo preoccupati. Vorremmo con tutte le nostre forze scongiurare la dad".

Stesse segnalazioni sono arrivate al dirigente dell’istituto alberghiero di Loreto "Einstein-Nebbia" Francesco Lucantoni: "Stiamo ricevendo un po’ più di segnalazioni, rispetto alla media solita, di positività sia da parte dei ragazzi che di docenti e quindi, per quanto riguarda questi ultimi, sarà problematico gestire le sostituzioni e il riavvio dopo le feste natalizie ma era tutto prevedibile. Credo sia la linea comune a tutte le scuole. Per quanto riguarda gli studenti certificati positivi attiveremo la didattica a distanza come previsto dalla circolare dell’Ufficio scolastico di qualche giorno fa, sempre su richiesta delle famiglie e che i tamponi siano giustificati (non possiamo affidarci a tamponi fai da te). In linea generale la cosa si complica e sarebbe auspicabile un ritorno sui banchi lunedì e non domani perché comunque creerebbe ulteriore criticità. Sarebbe comunque auspicabile che non ce lo facessero sapere all’ultimo minuto". Il discorso vale anche per gli studenti più piccoli, come conferma il presidente dell’istituto comprensivo "Caio Giulio Cesare" di Osimo Fabio Radicioni che dice: "Situazione complessa perché stanno arrivando anche da noi segnalazioni di alunni in quarantena per i quali occorrerà attivare la didattica a distanza. La preoccupazione c’è in merito alla ripartenza. E’ chiaro che un quadro più preciso si avrà soltanto allo squillo della prima campanella".