Ancona, 5 gennaio 2025 – Intorno alle 17.30 si sono “concluse a Torrette le operazioni di riattivazione di tutte le utenze del gas da parte di Edma – si legge nella note del Comune di Ancona -, che ha organizzato per i prossimi giorni una struttura di reperibilità raddoppiata per operare sulle chiamate di chi ha problemi o era assente durante l'intervento di oggi”. Il popoloso quartiere era rimasto senza gas dalle prime ore della mattina di ieri – 4 gennaio – in conseguenza del tragico incidente stradale in cui hanno perso la vita i coniugi quarantenni Lucia Manfredi e Diego Duca. Una carambola terribile, quella con una Bmw che procedeva in discesa, che tra gli effetti collaterali ha provocato anche l'impatto dell'utilitaria della donna, una Panda, contro una colonnina del metano all'altezza dell'intersezione tra le vie Esino e Aso.

Ne è scaturita una maxi fuga di gas, che ha reso molto complesse le operazioni di soccorso. “Un frastuono, accompagnato da un rumore assordante. E poi un'aria divenuta irrespirabile”, le testimonianze di alcuni abitanti nei minuti dopo lo choc per l'accaduto. Molti dei quali scappati, altri chiusi in casa su espressa indicazione dei vigili del fuoco. Vigili del fuoco che, senza soluzione di continuità, hanno lavorato assieme ai tecnici della società di distribuzione per bloccare la fuoriuscita di metano, prima di iniziare le attività di ripristino delle utenze da Collemarino e Palombina Nuova (già dalla serata di ieri). Nel mentre è stata monitorata casa per casa, a Torrette e nei rioni a nord del capoluogo marchigiano, per valutare le singole situazioni, grazie all'ausilio dei volontari di Protezione civile e dei tecnici del Comune di Ancona.
Dopo il briefing operativo di stamattina, sono schierati in campo ben 40 tecnici della Edma Reti Gas, arrivati anche da fuori regione, e 35 volontari di Protezione civile, che si sommano alle maestranze comunali.
E intanto, sempre stamattina, nei pressi del luogo divenuto teatro di morte, è comparso un mazzo di fiore in ricordo di Lucia e Diego. Uniti, anche nell'ultimo viaggio verso quel lavoro che amavano. Lei, medico dell'ospedale di Torrette. Lui, autista del 118 a Perugia. Avevano un figlio di dieci anni. Proprio per lui e per i famigliari rimasti sono scattate le prime raccolte fondi per facilitare la ripartenza di una vita tutta in salita. A Fabriano, città d'origine della coppia, nella parrocchia di San Nicolò che frequentavano, il cordoglio di una comunità raccolta nel dolore. Anche a Torrette un unico pensiero: “I disagi per il gas si superano e pazienza se siamo rimasti per qualche ora al freddo – raccontano i residenti nel "viaggio" del Carlino nel quartiere –. È stata una disgrazia, povero bimbo. Rimasto solo così piccolo. Una preghiera per i suoi genitori che non ci sono più e auguriamo tanta forza a chi lo aiuterà a ripartire”.