Tovalieri e il cuore diviso a metà: "Ancona e Pescara mi hanno amato"

Eroe della promozione in A "Un grande gruppo per un evento storico. Il Pescara mi ha fatto fare le ossa".

Tovalieri e il cuore diviso a metà: "Ancona e Pescara mi hanno amato"

Tovalieri e il cuore diviso a metà: "Ancona e Pescara mi hanno amato"

Sandro Tovalieri è uno che ne sa più di qualcosa, in fatto di sfide tra Ancona e Pescara. Era al Del Conero alla festa dei trent’anni dalla prima promozione in serie A, nel giugno del 2022, tra gli eroi di quel 1992 in cui l’Ancona approdò per la prima volta in serie A con Vincenzo Guerini. Doppio ex, perché ha giocato anche nel Pescara, in serie B nella stagione 1983-84 realizzando 10 gol, Tovalieri è arrivato ad Ancona nell’estate del 1990 e c’è rimasto due stagioni, compresa dunque quella della promozione, per poi passare al Bari. Proprio in Puglia dopo pochi anni ha conquistato nuovamente la serie A, stavolta però tornando a giocare in serie A, dopo gli anni di Roma e Avellino, e togliendosi anche la soddisfazione di firmare ben 17 reti nel massimo campionato.

Tovalieri, cosa ricorda di quell’anno a Pescara, oltre ai dieci gol?

"Pescara è stato il mio trampolino di lancio, lì è nata tutta la mia carriera, la Roma mi diede l’opportunità di andarmi a fare le ossa con una squadra che militava in B e non mi immaginavo un campionato così, con dieci gol, l’affetto della gente, un ricordo molto bello".

Ha segnato spesso, nelle partite tra Ancona e Pescara.

"I derby sono sempre partite particolari, molto sentite, anche da parte delle tifoserie. Se poi segni e fai risultato, ha tutto un fascino particolare, entri di diritto nel cuore della tifoseria. Mi ricordo di prestazioni importanti, di gol, di partite sempre all’insegna dello spettacolo e del divertimento, tra due squadre con un gioco propositivo e con grandi tifoserie, partite in cui l’adrenalina scorre forte e passa dalla tifoseria ai giocatori, belle da giocare e ho avuto la fortuna di giocarle".

Quali ricordi conserva dell’Ancona di Guerini e di quella storica promozione in serie A?

"Siamo passati alla storia con quella prima promozione in serie A, è stato un percorso, culminato con quella partita di Bologna, tutto il campionato con un entusiasmo crescente, di settimana in settimana, e con la città ci spingeva calorosamente a fare questa impresa. Ricordi bellissimi in un gruppo eccezionale, fatto di giocatori forti e di uno spogliatoio intatto, tutti amici, tutti con un’unica causa. Siamo rimasti nel cuore dei tifosi come loro nel nostro".

Ha seguito il campionato dell’Ancona quest’anno?

"Non è un grande campionato, la posizione in classifica fa male, spero che possa uscirne al più presto".

Domenica farà il tifo per l’Ancona?

"Sono molto legato a tutte due, una perché mi ha dato l’opportunità di fare la carriera che ho fatto, l’altra per due anni fantastici, entrambe mi hanno dato tanto, poi fare i gol ad Ancona e vincere il campionato ha sempre un sapore particolare, ma non posso dimenticare i tifosi del Pescara che mi hanno voluto e mi vogliono tuttora bene".

g.p.