
Tra degrado e rabbia "Il Parco della Pace è in mano agli sbandati Impossibile entrarci"
Degrado in via Ragusa: insorgono i residenti. Uno dei polmoni verdi più belli del Piano e delle Grazie, il ‘Parco della pace’ verserebbe in pessime condizioni. A dirlo, è Francesca Trucchia, residente di via Ragusa, ma a pensarlo non sarebbe solo lei: "Io e i miei vicini restiamo attoniti alla vista di ciò che succede là dentro. Ormai, quello che era un bellissimo giardino è terra di nessuno", sottolinea l’abitante. Francesca sta in via Ragusa da 50 anni. Queste zone – assicura – le conosce bene: "La rete del parco è divelta da diversi mesi e quindi, nonostante il messo comunale arrivi alla sera per chiudere col lucchetto i cancelli, la gente entra ugualmente e fa di tutto". Si tratterebbe prevalentemente di "stranieri che urlano e schiamazzano dalle 22.30 fino a notte fonda. Tutti giovanissimi – continua la donna – tra i 10 e i 20 anni, anche se qualche volta capita di vedere pure delle figure più adulte. Bivaccano, bevono, urlano e giocano nel campo da calcio che si trova all’interno del parchetto", riqualificato all’epoca della giunta Mancinelli, nel lontano 2017.
Proprio in quell’occasione, la vecchia giunta aveva usato il pugno di ferro contro degrado e spaccio, con l’apposizione di una rete per dividere il parco della pace dai giardini Regina Margherita: un intervento che, sei anni fa, costò agli anconetani 16mila euro, con tanto di nuovi giochi per bambini. Ecco, i bambini: parliamone. "Il parco sorge nel bel mezzo di un comprensorio di scuole. C’è un asilo nido, ci sono le elementari Augusto Elia in via Sebenico e poi, fino a qualche anno fa, c’erano anche le medie Francesco Podesti, che però sono state dichiarate inagibili per problemi strutturali legati al terremoto. Quella zona potrebbe essere un punto d’incontro e di socializzazione per i nostri giovani, invece è allo sbando. Non vediamo mai le pattuglie della polizia, nessun vigile o carabiniere".
Certo, le forze dell’ordine non possono essere ovunque, ma "le ordinanze di chiusura dei parchi vanno rispettate. Io temo per le mie figlie, quando tornano a casa tardi, la sera. Nel parco non metto piede da anni, mi creda, ho paura ad entrarci. Dopo Ferragosto, dieci giorni fa, lì dentro, è scoppiato un incendio. Sono dovuti arrivare i pompieri, è allucinante. Ieri, a notte fonda, l’entrata principale delle Elia era aperta e da lì è facile arrivare ai giardini". Francesca conoscerebbe qualcuno del Comune a cui avrebbe già fatto presente la situazione: "Io do fiducia a questa amministrazione, ma trovo che si stia facendo poco. Sono mesi che la nuova giunta si è insediata e noi residenti pretendiamo sicurezza e risposte concrete. Ne abbiamo il diritto, o no?".
Nicolò Moricci